Anche senza il pollice vedere si può coltivare in vaso e a terra il ciclamino: ecco come e i consigli da mettere in pratica
Il ciclamino è una pianta invernale che arricchisce giardino e balcone nei mesi freddi, da poter coltivare a terra e in vaso, col fiore che dura lungo tutto l’inverno.
Del ciclamino vi sono 20 varie specie, e vanno differenziati quelli da esterno, maggiormente piccoli, con quelli da coltivare in casa. In Italia sono presenti 3 specie soprattutto: napoletano, primaverile e alpino. Tranne l’ultimo, gli altri non sopportano il gelo sebbene crescano comunque a basse temperature.
Iniziando dalla coltivazione del ciclamino in vaso, in casa, occorre scegliere il luogo giusto: la temperatura non dovrà essere maggiore di 15° e va evitata l’esposizione diretta ai raggi del sole, dunque lontano da finestre e fonti di calore.
Fra luglio e settembre si farà la semina, mescolando semi con un po’ di sabbia, a cui aggiungere terriccio prima dell’annaffiatura leggera. Meglio avvolgere il vaso con plastica trasparente per tenere la temperatura costante, da rimuovere quantomeno 2 volte a settimana così da arieggiare e annaffiare, qualora il terreno sia asciutto.
Più o meno dopo un mese vi saranno i primi germogli e si potrà rimuovere il rivestimento, andando a selezionare le piantine più forti da porre, definitamente, in vaso, magari in terracotta. In inverno, se l’abitazione è calda, si può vaporizzare dell’acqua distillata sulle foglie, e quando si annaffia, è bene svuotare l’acqua dal sottovaso evitando che si bagnino fiori e foglie.
Meglio optare per la specie selvatica, per coltivare il ciclamino a terra, in giardino.
Bisognerà metterlo in zone ombreggiate al riparo da freddo e vento, ma dovrà avere sufficiente aria per evitare si formino muffe.
Il terreno dovrà essere drenante, morbido ed umido e qualora sia argilloso si dovrà aggiungere della sabbia. Nel corso della messa a dimora, è bene arricchirlo con concime oppure letame duro.
Bisogna innaffiare il ciclamino regolarmente e con attenzione, così che non vadano a formarsi ristagni d’acqua.
Occorre anche verifiche che il terreno non resti asciutto per giorni. Durante poi la fase di riposo vegetativo, non servono annaffiature.
È il momento migliore per il prelievo dei bulbi da rinvasare, eliminando di tanto in tanto foglie e fiori secchi. Bisogna rinforzare la pianta con concime più o meno una volta al mese, o giù di lì.
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