Arriva dagli States una nuova dieta che promette risultati miracolosi e soprattutto pochissimi sacrifici: cantanti e politici l’hanno già abbracciata.
Tra i personaggi famosi che hanno adottato una nuova dieta ci sono il cantante Bruce Springsteen, il primo ministro britannico Rishi Sunak e il frontman dei Coldplay Chris Martin. Probabilmente siamo di fronte a due possibilità: o è la dieta rivoluzionaria oppure l’ennesima “moda malsana”, infatti gli esperti non sono tutti favorevoli.
La dieta si chiama OMAD, acronimo che sta per “One Meal a Day”, ovvero “un pasto al giorno”, e questo regime alimentare sta divenendo sempre più adottato. Si tratta di una sorta di digiuno intermittente, ma molto più rigido; dall’altro lato, però, concede tantissima libertà. Dunque è obbiettivamente una dieta molto intrigante.
La chiamano dieta “estrema” e per certi versi, dicono gli esperti, OMAD lo è. Il principio, come si evince dal nome, è semplice: si mangia una sola volta al giorno.
Secondo quanto spiegato da chi fa questa dieta, i benefici sono più o meno quelli del digiuno intermittente, ma in più c’è molta più flessibilità per quanto riguarda la scelta del menù. La dieta consiste appunto nel mangiare una sola volta al giorno, al solito orario, un piatto standard con quello che si preferisce.
Praticamente non si effettuano sacrifici “drastici”, tranne il fatto di dover stare 23 ore senza mangiare, perché nel “piatto standard” si possono mettere tutti gli alimenti che si vuole, compresi hamburger e patatine fritte, pizza, lasagne, cioccolata e via discorrendo. L’unica regola è: il piatto non deve superare i 3 pollici di altezza (circa 7 centimetri).
Durante le ore che passano da un pasto all’altro, appunto 23, si può bere solamente acqua, tè o caffè, naturalmente senza zucchero, e sono bandite le bibite gasate e gli alcolici.
Gli esperti sono divisi sui benefici che può portare la OMAD: da una parte, come detto, assomiglia alla dieta intermittente e si possono vedere i risultati soprattutto nel lungo periodo. Inoltre si elimina il fattore “stress” legato alle restrizioni che di solito si subiscono durante una dieta ipocalorica.
Dall’altra, però, riuscire a concentrare il fabbisogno nutrizionale giornaliero in un solo piatto è davvero difficile: o si è abbastanza esperti o si rischia di avere delle carenze.
Non da ultimo, alcuni esperti hanno effettuato una metanalisi su 27 studi ed è emerso che chi fa la dieta OMAD perde peso esattamente come coloro che seguono una dieta ipocalorica “tradizionale” o un digiuno intermittente. Forse dunque l’unica differenza risiede nel fatto che la persona si sente più libera nella scelta del menù e quindi ne beneficia a livello emotivo, fattore comunque importante.
In conclusione, gli esperti consigliano di iniziare una qualsiasi dieta gradualmente e di non lasciarsi affascinare dai risultati di quelle “estreme”; ciò non toglie che con l’aiuto di un professionista non si possa dimagrire e mantenere il peso forma anche con la dieta OMAD.
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