Come previsto, e temuto, sono confermati nuovi aumenti che faranno schizzare in alto le bollette di luce e gas.
Non si ferma il problema del caro bollette e sembra che i bonus prorogati fino a fine anno non riusciranno a compensare gli ennesimi aumenti. Le famiglie e le imprese, insomma, dovranno continuare a pagare moltissimo sia per l’elettricità che per il gas.
Secondo gli ultimi dati diffusi da ARERA, a causa della maggiore richiesta perché siamo vicini all’inverno, il gas è già salito a settembre del 4,8% in più rispetto al mese di agosto. Secondo i calcoli e gli aumenti previsti, se non saranno ancora maggiori, la spesa media per una famiglia da ottobre a dicembre sarà di quasi 1500 euro.
Una “mazzata” che si somma ai rincari di qualsiasi bene o servizio, e non “consola” che la benzina sia scesa di qualche centesimo. Al supermercato, nonostante l’iniziativa del Governo, i “carrelli tricolori” non sono poi così convenienti come promesso.
Se il gas è già salito del 4,8% in un solo mese c’è da aspettarsi che il suo prezzo non rimarrà invariato, e potrà subire ulteriori aumenti. Oggi costa 37,05 euro/MWh.
Passando al prezzo dell’energia elettrica, arrivano ulteriori pessime notizie. Gli aumenti previsti per l’ultimo trimestre del 2023 si attestano a un +18,6%. I più “ottimisti” ricordano che il prezzo è adesso inferiore del 57% rispetto al quarto trimestre del 2022. Oggi un kWh costa comunque la bellezza di 28,29 centesimi.
Il Decreto Energia è stato prorogato fino alla fine del 2023 e gli sconti in bolletta saranno attivi automaticamente, inoltre rimane in essere anche il bonus sociale, per tutti i nuclei familiari con ISEE fino a 15 mila euro (30 mila se nel nucleo ci sono 4+ figli a carico).
Insieme a queste misure rimane invariata la manovra che azzera gli oneri di sistema e che riduce l’iva al 5%. Tutte misure, secondo Adiconsum, che comunque sono di natura straordinaria, non vanno a risolvere i problemi strutturali e non riusciranno nemmeno a compensare gli aumenti previsti. Un altro inverno all’insegna del risparmio forzato, dunque, per tantissime famiglie e imprese italiane.
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