I terremoti in Italia si succedono con una sempre maggiore frequenza. Qual è il motivo e quali sono le previsioni.
Gli eventi sismici della nostra penisola stanno iniziando a fare più paura. Si teme di arrivare a scosse violente con più danni di quelli avuti al momento.
Terremoti in Toscana, Emilia Romagna, Campania, Marche. La terra trema e incute timore ma soprattutto nasce la paura che possa accadere il peggio. Scosse di magnitudo ben più alta delle ultime registrate che possano comportare danni ancora più gravi a persone e cose. Le vicende in nazioni straniere – il terremoto del Marocco di pochi giorni fa – portano gli italiani ad interrogarsi e aspettano risposte dalla Protezione Civile e dai sismologi.
L’Italia è un Paese a medio-alto rischio sismico. La vulnerabilità è molto alta ossia la possibilità che un edificio possa subire danni in seguito ad un terremoto. Anche l’esposizione è alta ossia la possibilità che le persone si possano fare male. Questo a causa della posizione della nostra penisola. Si trova nella zona di convergenza della placca euroasiatica con quella africana. Maggiormente a rischio l’arco appenninico ma anche la Sicilia dove si sono registrate le scosse più forti di sempre. A Val di Noto nel 1693 e a Messina nel 1908 con rispettivamente 60 mila e 100 mila morti.
L’allungamento dell’Appennino è tra le principali cause dei terremoti ma come prevedere successive scosse? La tecnologia e i progressi scientifici sono utili in tal senso ma non possono stabilire con certezza una data o un orario. Tutto si basa sulla probabilità e poco sul determinismo con conseguenza che si può solo individuare una zona a rischio per sapere come intervenire per arginare un eventuale terremoto (costruzioni antisismiche, piani di evacuazione). Di più, al momento, non si può fare.
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