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Finanza

I professionisti possono ottenere un mutuo agevolato? Cosa fare, le regole per tutte le Partite IVA

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Le regole per la concessione di un mutuo a liberi professionisti e lavoratori autonomi sono abbastanza complicate, ma è possibile avere dei vantaggi.

Per i titolari di partita IVA non è semplice avere accesso ad un mutuo, soprattutto perché la banca potrebbe avere dei dubbi sulla loro stabilità finanziaria.

Quali sono le regole per le partite IVA per ottenere un finanziamento? – InformazioneOggi.it

A differenza dei lavoratori dipendenti, infatti, gli autonomi non hanno un reddito costante per tutto l’anno e questo potrebbe essere visto come una carenza di garanzie.

Di solito, il limite massimo di credito accordato ai liberi professionisti e agli autonomi è dell’80% del valore dell’immobile. Anche l’ammontare delle rate è differente perché le banche tendono a predisporre piani con rate del 30% dello stipendio. Di conseguenza, la durata del mutuo ed i relativi tassi di interesse saranno maggiori.

Per dimostrare all’istituto di credito di essere capaci di pagare il finanziamento, esistono diversi metodi. I più utilizzati sono i seguenti:

  • richiesta agli ordini professionali che, in molti casi, offrono delle specifiche garanzie;
  • fideiussione, con la quale un terzo soggetto si impegna a saldare il debito nell’ipotesi di inadempienza del mutuatario;
  • contestatario, con il quale suddividere la responsabilità finanziaria del mutuatario principale;
  • Fondo Prima Casa, che assicura una garanzia del 50% sui mutui per l’acquisto della prima casa, fino a un massimo di 250 mila euro. Questo strumento, però, è riservato solo a giovani coppie, genitori soli con figli minori conviventi e inquilini di case popolari.

Mutuo per lavoratori autonomi e liberi professionisti: tre suggerimenti per convincere le banche

Per ottenere un mutuo pur essendo un lavoratore con partita IVA basta seguire, nel dettaglio, delle regole.

Innanzitutto, bisogna possedere una certificazione finanziaria molto dettagliata, comprensiva di Dichiarazioni dei Redditi, estratti conto bancari e tutti i documenti dai quali si evince di essere un soggetto affidabile e con un reddito stabile.

In particolare, agli istituti di credito interessano:

  • Modelli Redditi PF dei due anni precedenti alla richiesta di mutuo;
  • copia dell’ultimo bilancio disponibile ed estratto dalla Camera di Commercio;
  • iscrizione a un ordine professionale, se richiesto dalla professione.

È opportuno, poi, mettere da parte un acconto idoneo all’obiettivo per il quale si chiede il mutuo. Senza dubbio, se si può contare su un acconto abbastanza elevato, ci sono più possibilità che le banche approvino la richiesta di finanziamento.

Nel caso in cui ci siano debiti già esistenti, inoltre, bisogna estinguerli, in modo tale che il rapporto debito/reddito valutato dalle banche migliori.

Come ottenere un finanziamento agevolato per le partite IVA

Dall’analisi che abbiamo effettuato, si evince come un ruolo chiave affinché le partite IVA possano accedere ad un mutuo è ricoperto dalla gestione dettagliata e curata della situazione economica.

Se si dimostra di avere una stabilità reddituale e di non essere un cattivo pagatore, le banche saranno molto più incentivate a concedere finanziamenti.

Bisogna, ovviamente, tener presente che questi suggerimenti valgono per la maggior parte dei casi ma non per tutti, perché è necessario valutare la specificità delle singole situazioni.

Per questo motivo, è opportuno richiedere sempre la consulenza di un commercialista esperto o di un consulente finanziario. Molte banche, ad esempio, prevedono programmi di mutuo specializzati per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti. Solo con una corretta consulenza si può scegliere il piano più adatto alle proprie esigenze.

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