Di recente è spuntato un nuovo tentativo di frode: la chiamano “truffa della donazione” e purtroppo in molti ci sono cascati.
Il mondo dei tentativi di truffa è davvero variegato e purtroppo è molto difficile arginare tutte quelle perpetrate. I malfattori ne inventano sempre di nuove, ma anche alcuni “classici” evidentemente funzionano bene.
Un lettore ci ha segnalato in redazione ciò che gli è successo, e noi riportiamo la sua testimonianza in modo che possa essere d’aiuto agli altri, che così non cadranno nella spregevole trappola.
Come sappiamo, molte truffe arrivano proprio tramite email. Messaggi che sembrano autentici, verificati e sinceri ma che in realtà sono costruiti ad hoc per ottenere una cosa sola: i soldi di poveri ignari, che magari credono anche di fare un’opera di bene.
Un lettore ha ricevuto una email da un ipotetico personaggio in punto di morte, che cercava un dialogo con qualcuno, o forse una sorta di aiuto spirituale. Tra le righe dei messaggi, dove compare spesso il riferimento a Dio, il mittente scrive di essere solo, di non avere eredi, e di aver ricevuto la diagnosi di un male incurabile.
La sua volontà, (quella del truffatore ndr) è quella di trovare una persona a cui lasciare tutti i suoi beni. Possono essere case, o centinaia di migliaia di euro, a seconda della truffa in atto. Il mittente chiede al destinatario della email di raccontarsi, come se volesse sincerarsi di avere a che fare con una persona buona.
La promessa è quella di lasciare poi l’eredità a chi lo merita. Se le email continuano, il truffatore chiederà certamente i dati bancari della vittima, e chissà quante altre informazioni.
È fondamentale non credere mai a questo tipo di messaggi. È davvero improbabile che qualcuno di molto ricco non abbia nemmeno un parente, anche lontano, o che voglia lasciare ingenti somme a una persona perfettamente sconosciuta. Chi ha una bella eredità sicuramente può lasciarla a qualche Ente accreditato, e difficilmente scriverà email a caso.
Attenzione, dunque, i truffatori giocano molto bene le loro carte, e si approfittano soprattutto delle persone fragili e ingenue.
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