L’INPS ha annunciato quando pagherà il Bonus disabili nel mese di settembre. A molti beneficiari, però, il sussidio sarà sospeso. Per quale motivo?
Il Bonus disabili è un sussidio rivolto ai genitori di figli affetti da una disabilità superiore al 60%.
È stato introdotto dalla Legge n. 178/2020 e ha lo scopo di agevolare i genitori soli, disoccupati o monoreddito, che possiedono un reddito da lavoro dipendente minore di 8.145 euro annui o un reddito da lavoro autonomo minore di 4.800 euro annui.
Oltre alla residenza in Italia e alla cittadinanza italiana o comunitaria oppure al possesso di un valido permesso di soggiorno, è richiesto un ISEE inferiore a 3 mila euro e un reddito imponibile IRPEF inferiore a 4 mila euro (per i figli under 24) o di 2.840,51 euro (per i figli over 24).
L’importo del Bonus è di 150 euro al mese per ciascun figlio disabile, fino ad un massimo di 500 euro mensili.
Nel caso in cui i fondi non dovessero bastare per tutti i richiedenti, la prestazione sarà riconosciuta dando la precedenza ai nuclei familiari con ISEE più basso e, a parità di ISEE, a quelli in cui ci sono figli non autosufficienti, affetti da disabilità grave o, infine, da disabilità media.
Il sussidio, inoltre, è compatibile con il Reddito di cittadinanza.
La corresponsione del Bonus disabili da parte dell’INPS è stata programmata per martedì 5 settembre e per venerdì 8 settembre, per tutti i coloro che, negli scorsi mesi, hanno già percepito la prestazione.
Per i nuovi beneficiari (cioè coloro che hanno inviato richiesta dal 1° febbraio al 31 marzo 2023), però, le notizie non sono così rosee.
A luglio, infatti, l’Istituto di Previdenza ha dichiarato che per i nuovi percettori il Bonus sarebbe stato accolto con riserva. Di conseguenza, i pagamenti slitteranno a data da destinarsi, per carenza di fondi.
Il sussidio, infatti, è riconosciuto fino a esaurimento delle risorse disponibili e, in questo momento, l’elevato numero di domande non consente il soddisfacimento di tutti. Bisognerà, dunque, attendere lo stanziamento di nuovi finanziamenti.
Fino ad allora, il Bonus disabili potrebbe essere a rischio.
Ricordiamo, infine, che è scaduto il termine per la presentazione delle nuove richieste e, quindi, pur avendone i requisiti, chi ha non ha provveduto entro il 31 marzo 2023, non può più riceverlo. In questo caso, si può soltanto sperare che l’INPS riattivi la piattaforma per l’inoltro delle istanze; al momento, tuttavia, non ci sono novità al riguardo ed è impossibile fare previsioni affidabili.
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