Un progetto in cantiere sorprendente e geniale in merito alla ricarica delle auto elettriche: tutti i dettagli sul caricatore universale
Un caricatore universale per auto elettriche in grado di supportare tensioni fra 120-900 V, è questo l’interessassimo progetto su cui lavora l’Indian Institute of Technology Madras riguardo la ricarica dei veicoli elettrici.
A capo del gruppo di ricerca il dottor Deepak Ronanki, per un progetto che potrebbe aiutare a rendere più rapide le tempistiche della ricarica, nonché ideare batterie dalla maggior leggerezza e minori dimensioni.
In sostanza, per capirne di più è possibile pensare ad un fiume dove la tensione elettrica viene rappresenta dalla differenza dell’altezza fra 2 punti. Maggiore è quest’ultima, più in fretta scorrerà l’acqua.
Di riflesso, spiega Dmove.it, la tensione è la forza che porta gli elettroni a fluire da un punto all’altro.
Le vetture elettriche maggiormente recenti impiegano piattaforme la cui tensione va fra 250-450 V, ma in futuro potranno esserci architetture in grado di lavorare ad 800.
Rispetto all’esempio, con una differenza d’altezza maggiore l’acqua scorrerà più rapidamente. E dunque architetture con un più elevato voltaggio permetterebbero più velocità degli elettroni. Insomma, ricarica totale della batteria in tempi minori.
Tuttavia, l’uso di un caricatore non adatto a talune tensioni incide sull’efficenza, lavorando a tensioni più elevate al confronto di quella nominale, ed è qui che occorre approfondire il progetto in questione, legato al caricatore che possa lavorare bene ad ogni tensione.
Il progetto del gruppo di ricerca indicano riguarda un caricabatterie a 2 stadi in grado di accrescere la tensione, nel momento in cui quella della batteria sia più alta della tensione d’ingresso, e viceversa, di diminuirla.
Un’elevata efficenza si lega al progetto del prof. Ronanki. Pur se nella gamma 48-12 V il funzionamento non è ancora ottimale, il dispositivo tiene un’efficienza, che per gli studiosi sarebbe maggiore rispetto a quella dei caricatori convenzionali ad ogni tensione, maggiore del 94 per cento.
Il caricatore universale, per il prof., renderebbe non necessari caricatori dedicati a ciascuna tipologia di architettura e veicoli, e inoltre darebbe il via a kit d’emergenza con relativa compatibilità con ogni auto elettrica che si ritrovasse scaricata.
Da poco c’è stato l’ottenimento del brevetto dell’invenzione, ed il gruppo è già in contatto con un produttore.
L’attenzione del gruppo non riguarda poi soltanto le vetture elettriche, ma anche le batterie per le biciclette.
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