Siamo vicini all’autunno e dovremmo ricominciare a pensare al riscaldamento. meglio a Pellet, a legna o a gas? La risposta non è scontata.
In questi giorni stiamo affrontando la terza – e forse ultima – ondata di calore, ma l’autunno è già alle porte e presto dovremo fare i conti coi costi del riscaldamento domestico.
Dopo la piccola pausa estiva, in cui comunque le bollette non sono diminuite di molto, a breve torneremo a dover sborsare un sacco di soldi per scaldarci. In alcune Regioni, ovviamente, ci saranno più costi. I mesi sono trascorsi e ancora non c’è una soluzione al caro energia, nonostante il Governo abbia prorogato i bonus e le misure a sostegno delle fasce più deboli.
In molti potrebbero essere ancora in dubbio su quale tipo di combustibile/impianto scegliere per affrontare il prossimo inverno. In questo articolo approfondiamo sui pro e i contro dei sistemi più utilizzati.
Pensando ai costi attuali del gas in molti probabilmente stanno demonizzando questa fonte di riscaldamento. In realtà i classici termosifoni e le caldaie si trovano ancora in molte case, e pensare di cambiare l’impianto significa spendere molti soldi.
Il gas di per sé non è nemmeno tanto inquinante, e l’unico difetto è che adesso costa davvero tanto, per non parlare poi della UE che ci costringerà, dal 2029, a buttare via proprio le caldaie.
Con un impianto ben manutenuto, però, e usando il termostato in maniera più intelligente potremo risparmiare qualcosa e rinviare l’ingente investimento obbligato che prima o poi dovremo affrontare.
Passando al Pellet, riconosciamo che questo combustibile ultimamente è stato molto sponsorizzato e in effetti apporta numerosi vantaggi: in primis l’efficienza di calore. Va detto però che anche il Pellet ha subito l’effetto speculazione e i prezzi sono schizzati alle stelle. Inoltre se non manuteniamo/usiamo correttamente la stufa possiamo andare incontro a intossicazioni e a produrre esalazioni anche inquinanti per l’ambiente.
Anche per quanto riguarda il riscaldamento a legna, possiamo dire che presenta sia pro che contro. Intanto le stufe a legna oggi devono rispondere ai criteri UE e quindi il rischio è che si debba acquistarne una nuova. La legna poi necessita di ampi spazi per lo stoccaggio, che non tutti posseggono. La speculazione è arrivata anche su questo nobile materiale, e oggi dobbiamo spendere di più per acquistarla, quasi il doppio rispetto a due anni fa. Infine anche la legna se bruciata male può sviluppare fumi tossici e/o inquinanti.
Dunque il consiglio è quello di evitare mosse impulsive e prima di fare un investimento in un tipo di impianto o in un altro è meglio valutare insieme ad un esperto cosa sia meglio per le proprie esigenze. Nel mentre possiamo solo ottimizzare le risorse che abbiamo e forse riusciremo a non dilapidare i risparmi per riscaldarci.
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