Buoni postali e libretti di risparmio continuano a essere scelti come soluzione per investimenti da molti italiani. Ma sono sicuri?
Per mettere al sicuro i propri risparmi e non vederli lentamente consumare dall’inflazione molti italiani sottoscrivono buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio: due importanti prodotti di investimenti di Poste Italiane.
In realtà, riferendosi ai buoni e ai libretti postali più che di soluzioni per investimenti è meglio parlare di risparmio. Entrambi, comunque, sono strumenti finanziari adatti a piccoli risparmiatori o a investitori poco esperti. Tra l’altro sono proprio i meno esperti a chiedersi se i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio sono sicuri oppure si rischia di perdere tutto. La risposta non lascerà spazio al dubbio.
Tutti conoscono i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio. Entrambi emessi da Cassa deposito e prestiti (CDP) sono, però, distribuiti da Poste Italiane attraverso i vari uffici postali ubicati sul territorio italiano. Sono titoli garantiti dallo Stato italiano e per questo si può dire che non presentano un alto rischio di perdita del capitale.
Altri due i motivi che li rendono sicuri. Il primo riguarda, i tassi di interesse: infatti, questi essendo bassi il sottoscrittore alla scadenza non riceverà un rendimento molto elevato anche considerando gli interessi maturati. Il secondo motivo risiede nel fatto che i buoni postali non sono influenzati dalle oscillazioni del mercato finanziario e quindi il capitale resta invariato.
I libretti postali possono essere considerati una specie di salvadanaio nel quale conservare i soldi. I tassi di interesse sono molto bassi, tranne nel caso di offerte che riguarda però soli i libretti smart. Ad esempio, ricordiamo che entro il 6 settembre 2023 si può sottoscrivere l’offerta Supersmart Premium 270 ma solo se il titolare accantona nuova liquidità. Il titolare alla scadenza otterrà un rendimento lordo del 3,50%. Sul sito poste.it sono tante le altre offerte che i titolari di libretti possono eventualmente sottoscrivere.
I buoni fruttiferi postali, invece, sono strumenti utilizzati per far fruttare il denaro. Ciò significa che il capitale investito continuerà a maturare, in base ai tassi applicati, fino al termine di scadenza. Al momento del rimborso saranno restituiti il capitale al 100% (ovvero alla pari) e gli interessi maturati.
L’unico vero rischio che esiste su questi strumenti finanziari si chiama prescrizione. Ciò significa che il titolare ha 10 anni di tempo per ritirare il capitale e gli interessi dopo la scadenza per non rischiare di perdere tutto. Però, i titolari di buoni dematerializzati non devono preoccuparsi perché alla scadenza il capitale è accreditato direttamente sul proprio conto corrente postale.
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