Occhio a queste app pericolose da rimuovere o non installare sul telefono, sono dannose: come funzionano, rischi e cosa sapere
Quando si parla del mondo del web si fa rifermento ad un mare di possibilità, opportunità vantaggi per gli utenti, ma anche a possibili rischi in tal caso legati ad app malevole da cancellare o non installare sul proprio telefono.
Nel dettaglio, in tal caso il riferimento va al Play Store di Google e dunque ad alcune applicazioni Android. Alla fine di luglio di quest’anno, un alert è arrivato da Trend Micro Research a proposito di diverse app dannose scoperte tanto all’interno del negozio digitale Google quanto su portali di terze parti.
Come si legge su GreenMe, tali app puntano a dati sensibili dell’utenza interessata a criptovalute e finanza, quali conti correnti ed altro ancora.
Alcune app pericolose individuate dagli esperti della sicurezza si legano ad una campagna dal nome FakeTrade, con i malintenzionati che in pratica provano a portare le vittime ignare a fare il download di tali app con la promessa di guadagni mediante sistemi di referral. Salvo poi non permettere di prelevare i soldi ottenuti.
Maggiormente pericolosa poi è l’altra famiglia di malware, CherryBios. Tramite promozioni malevoli sui social, vengono attirate le vittime, che poi sono indirizzate a portali di phishing. A seguire, si provano a convincere, si legge, gli utenti a fare il download.
Tema di assoluta rilevanza quello relativo alla sicurezza e alla protezione dei propri dati. Per quel che concerne CherryBios, è una operazione maggiormente avanzata che consente ai malintenzionati di sottrarre criptovalute e dati sensibili.
Le applicazioni dannose riescono ad eludere svariati sistemi di protezione, facendo uso delle autorizzazioni d’accessibilità che vengono date dagli utenti, e sfuggendo alla funzionalità legata all’ottimizzazione dell’autonomia.
Altresì, sono in grado di rimandare gli utenti alla home, qualora si provi l’accesso alle impostazioni, complicando la relativa disinstallazione. Ad essere utilizzate sono pure interfacce false ubicate al di sopra dell’applicazione reale, così come l’OCR, ovvero il riconoscimento ottico dei caratteri.
Per quanto riguarda la lista delle app pericolose che non bisogna installare o da eliminare qualora già presenti sui propri device Android, si tratta di AMA, Canyon, Domo, NtBuy, Fair, Goshop, Huge.
E ancora, BBSHop, FIRETOSS, Gobuy, Envoy, Saya, Robot 999, Onefire, Upwork e Youtech. Poi, la lista prosegue con Koofire, Leefire, SyntNet, WebFx, GpTalk e Happy Miner. E infine, GoDo, Smartz, Papaya, Moshop.
La problematica in questione in tema di sicurezza viene affrontata da parte di Google, intanto però coloro che trovassero una o più di tali applicazioni sul proprio device, farebbero bene a procedere subito alla relativa rimozione, così da proteggere il proprio device nonché i propri dati.
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