Cambiare l’intestatario delle bollette delle utenze di luce e gas è più facile del previsto. Ecco come fare.
Tutti coloro che sono alle prese con il cambio di casa devono provvedere a prestare attenzione ad alcuni accorgimenti. Tra questi si annovera la necessità di cambiare l’intestatario delle bollette di luce e gas. Ecco come fare.
Trasferirsi in una nuova casa porta con sé un vero e proprio turbinio di emozioni, Si tratta, d’altronde, di un momento importante, in grado di segnare l’inizio di una nuova tappa del proprio percorso di vita.
Oltre all’aspetto prettamente emotivo bisogna fare i conti anche con questioni di carattere pratico come le bollette di luce e gas. Proprio soffermandosi su quest’ultime è bene sapere come fare a cambiare l’intestatario in modo facile e veloce.
Nel caso in cui si traslochi presso una nuova abitazione, in seguito ad una separazione o per motivi di diverso genere, può essere necessario cambiare il nominativo dell’intestatario delle bollette. Si tratta della cosiddetta voltura. Un’operazione necessaria per indicare chi sia l’effettivo titolare del contratto di fornitura di luce e gas.
Ma come fare? Ebbene, a tal fine bisogna utilizzare un modulo in cui inserire alcuni dati fondamentali, come quelli anagrafici, il numero cliente, un documento di identità in corso di validità e così via. A tal fine non bisogna fare altro che rivolgersi alla compagnia di energia di proprio gradimento e chiedere delucidazioni in merito. In questo modo sarà possibile sapere quali documenti utilizzare e la procedura da seguire.
Quest’ultima, infatti, può risultare leggermente differente a seconda dell’azienda di riferimento. In caso di voltura in seguito al decesso del precedente titolare, inoltre, la compagnia potrebbe richiedere il certificato di morte. In ogni caso è necessario far riferimento al proprio gestore per scaricare il modulo di voltura e conoscere i costi da sostenere.
Una volta presentata apposita richiesta, mediamente, ci vogliono due giorni di tempo per la relativa presa in carico. A questi si aggiungono ulteriori cinque giorni lavorativi per il cambio effettivo del nominativo. In pratica occorrono mediamente sette giorni lavorativi. Nel caso in cui la procedura di voltura dovesse durare molto più del tempo previsto, allora il soggetto interessato potrebbe anche chiedere un rimborso.
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