Aggravamento e revisione sono due situazioni differenti che si applicano in base alle condizioni del disabile.
I processi legati all’aggravamento e alla revisione dell’invalidità sono diversi. Scopriamo perché.
Il tema dell’invalidità è molto complesso se non se ne conoscono a fondo i dettagli. Già molti si confondono tra invalidità e handicap pensando che i termini siano sinonimi. In realtà presuppongono dinamiche differenti e agevolazioni diverse.
Oggi capiremo meglio la differenza tra altri due vocaboli, aggravamento e revisione. Il primo fa riferimento ai cittadini che hanno un grado di invalidità riconosciuto e che dopo ulteriori visite attestano un peggioramento delle proprie condizioni di salute. Spetta al soggetto interessato richiedere la verifica in modo autonomo. La revisione, invece, è richiesta dalla Commissione medico-legale qualora sospetti che le condizioni del disabile possano cambiare nel tempo. Il verbale rilasciato riporterà la data entro la quale effettuare la revisione.
Una prima differenza sostanziale è che l’accertamento dell’aggravamento deve essere richiesto dal cittadino mentre la revisione la decide la Commissione INPS. Il disabile riceverà in quest’ultimo caso un invito a presentare la richiesta online completa di documentazione medica. La Commissione potrà, così, decidere se emettere un nuovo verbale sulla base dei documenti forniti dal cittadino o se convocare lo stesso per un nuovo controllo.
L’aggravamento, invece, va richiesto se le condizioni di salute peggiorano e si nota una capacità lavorativa inferiore rispetto a quella stimata dalla Commissione in precedenza. Ricordiamo che la causa della riduzione della capacità lavorativa deve essere connessa ad una menomazione, malattia fisica o mentale riconosciuta. Se il disabile è minorenne oppure over 67 l’aggravamento è stimato in base alla capacità di svolgere le azioni della vita quotidiana.
Se il peggioramento è attestato allora si potrà iniziare l’iter e inoltrare domanda di aggravamento dell’invalidità civile passando tramite il medico di base. La Legge non prevede limiti legali per la richiesta di aggravamento anzi, è possibile anche richiedere il doppio aggravamento. Tra la documentazione da presentare le fotocopie di carta di identità e del verbale di prima istanza di riconoscimento dell’invalidità. Si aggiunge il Certificato medico introduttivo nonché la documentazione dettagliata dello specialiste a gli esami effettuati. Servirà anche la certificazione medica comprovante l’aggravamento di patologie presenti e gli accertamenti diagnostici a conferma di tale aggravamento.
Concludiamo ricordando che la normativa prevede il rilascio gratuito dei certificati per il riconoscimento dell’invalidità civile, sordità, disabilità e cecità civile. Il certificato medico introduttivo se redatto da professionisti potrebbe, invece, richiedere un costo.
Un accredito inatteso ha reso la pensione di dicembre più ricca per centinaia di migliaia…
Ricevere un rimborso dal modello 730 quando non si ha un datore di lavoro o…
L’Isee 2026 entra nella sua fase cruciale: entro il 31 dicembre 2025 occorre aggiornare l’attestazione…
Molti lavoratori scoprono solo all’ultimo momento che la pensione non arriva perché manca un contributo,…
Con il saldo IMU 2025 alle porte, la scelta del codice tributo corretto diventa decisiva…
Aggiornamento oggi 27 novembre: l'Opzione donna non sarà prorogata nella Legge di Bilancio 20226, il…