Il mondo della truffa negli ultimi tempi ha purtroppo spiccato definitivamente il volo. A renderlo più che mai noto sono i fatti.
Il web negli anni ha contribuito a delineare un tratto molto più che netto al mondo sommerso delle truffe. Il campo perfetto, il campo che consente in qualche modo di restare invisibili, di non essere percepiti. A questo punto tutti i cittadini sono chiamati alla massima attenzione contro quelli che ormai possono essere definiti pericoli quotidiani. Le regole della truffa cambiano volta per volta, difendersi, nonostante tutto resta qualcosa di molto difficile.
Ogni giorno, cosi come anticipato, milioni di italiani hanno a che fare con quelle che sono le più grandi trappole del web. In linea di massima tali specifiche operazioni sono condotte dai truffatori di turno attraverso i soliti canali. Parliamo quindi di sms, mail, oppure messaggi social.
Nella maggior parte dei casi l’impianto stesso del contenuto presentato resta invariato almeno nella sostanza. Una domanda, una notizia che genera curiosità alla quale segue la richiesta di cliccare sul link seguente. In quel frangente saranno richiesti vari dati personali e la truffa sarà cosi completata.
Oggi invece, in alcuni casi che riguardano certo l’ultimo periodo, ci troviamo di fronte sempre più spesso ad altre tipologie di truffa. Si simulano per esempio problematiche di natura bancaria, si spaventa chi legge e si chiede di inserire e confermare specifici dati.
Poi c’è la truffa del momento, quella che purtroppo dilaga su WhatsApp. Un sms dal testo molto particolare: “mamma ho rotto il telefono mandami un messaggio a questo numero”. Chiaramente questo messaggio arriva anche a chi non ha figli, o magari figli grande. L’importante è che la potenziale vittima creda alla cosa e acconsenta alle richieste di natura economica successive.
Di recente, proprio in merito alla truffa in questione la Polizia Postale ha lanciato una serie di specifici consigli attraverso i propri canali web:
“Se ricevi un messaggio da tuo figlio – segnala la Polizia Postale – che ti avvisa di aver rotto il telefono e ti chiede di salvare il suo nuovo numero tra i contatti della rubrica potrebbe trattarsi di una truffa. Al primo messaggio seguiranno richieste insolite di denaro, la ricarica di una carta prepagata, le credenziali per accedere al conto corrente”.
“Non rispondere al messaggio – si consiglia – cancella la conversazione e, se lo hai salvato, elimina il numero dalla rubrica. È consigliabile, poi, attivare la verifica in due passaggi disponibile nell’area impostazioni – account dell’app che ci permette di inserire un codice personale a sei cifre, che il sistema ci richiede al primo accesso e per tutte le operazioni di modifica che andremo a effettuare sul nostro profilo“.
La prevenzione, alla fine resta l’unica arma, forse, per difendersi da tali attacchi. Conoscere eventualmente dinamiche e rischi potrebbe aiutare le persone ad evitare quelle che rappresentano di sicuro le peggiori storie della rete. I cittadini questo ormai lo sanno e nonostante le tante vittime di truffa online accertate, si fa di tutto per imparare a difendersi.
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