Oggi parliamo di un super buono fruttifero postale che dopo quattro anni concede un rendimento netto da urlo. Un’occasione da non perdere.
I buoni fruttiferi postali sono strumenti di risparmio estremamente sicuri, perché il capitale è garantito dallo Stato italiano. Per questo motivo, nel corso dei decenni, i bfp hanno conservato il loro appeal e la loro popolarità, nonostante i tassi di rendimento siano notevolmente diminuiti rispetto all’epoca dei nostri nonni.
Oggi vorremmo parlare di un super buono fruttifero postale che dopo quattro anni concede un rendimento netto da urlo. Si tratta di uno dei tanti buoni fruttiferi che è possibile sottoscrivere recandosi personalmente presso un ufficio postale oppure tramite app BancoPosta.
Ad ogni modo, il buono fruttifero a cui stiamo facendo riferimento conserva le medesime caratteristiche di questi strumenti di risparmio. Pertanto, il capitale garantito dallo Stato, è prevista l’applicazione di una tassazione agevolata al 12,5% ed è possibile ottenere il rimborso entro i termini di prescrizione.
Il superbuono fruttifero postale che concede un rendimento netto da urlo dopo quattro anni, è il buono soluzione eredità. Ci stiamo riferendo ad uno strumento di risparmio di medio breve termine della durata di soli 48 mesi.
Al termine dell’investimento è possibile ottenere un rendimento annuo lordo del 3%. ovvero del 2,64% netti. Tuttavia, per poter accedere a quest’opportunità è necessario essere beneficiari di un processo successorio concluso presso Poste italiane.
Per conoscere il valore del rimborso basta moltiplicare il valore nominale del buono per i rispettivi coefficienti. Ricordiamo che la struttura dei rendimenti dei buoni fruttiferi postali solitamente è step up, vuol dire che aumenta con il passare del tempo. In pratica, più dura l’investimento è maggiore saranno i rendimenti, fatta eccezione per i buoni di breve durata.
Da qualche tempo a questa parte è possibile sottoscrivere buoni fruttiferi postali in formato dematerializzato accedendo al sito ufficiale di Poste Italiane. Per questa tipologia di bfp non è prevista la prescrizione perché alla scadenza dell’investimento la somma di denaro viene automaticamente accreditata sul conto dell’investitore.
Per i buoni fruttiferi cartacei, invece, la disciplina prevede dieci anni, dal momento della scadenza, per poter chiedere il rimborso prima che scatti la prescrizione. Con la prescrizione l’investitore non può più recuperare la somma di denaro investita, così come quanto stabilito dall’articolo 8 comma 1 del DM 19 dicembre 2000.
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