Una persona su cinque non sa di avere il diabete. Significa ritardare le cure e rischiare l’insorgenza di serie complicanze per la salute.
In Italia ci sono 5 milioni di diabetici accertati. Negli ultimi anni i pazienti sono aumentati del 60%. Come capire se si è a rischio?
Tante persone sono affette da diabete e non lo sanno. Sempre più spesso la malattia è asintomatica e viene scoperta solamente in seguito ad un ricovero per un’altra patologia, spesso grave e associata proprio al diabete.
I medici sono concordi nell’affermare che siano dinanzi ad una emergenza sanitaria dato l’elevato numero di diabetici. Ben 500 milioni di adulti nel mondo e 60 milioni in Europa. I dati italiani riportano una media del 4,7 di popolazione adulta (18-69 anni) con diagnosi di diabete e una maggiore frequenza negli uomini rispetto alle donne (5,3% contro il 4,1%). Inoltre, gli studi rivelano come la diffusione sia più elevata tra la popolazione più fragile dal punto di vista socio-economico. Da sottolineare, poi, l’aumento dei casi in seguito alla pandemia. Ma come riconoscere i sintomi e quali sono i fattori di rischio?
Un primo fattore di rischio è l’eccessiva urbanizzazione con imposizione di uno stile di vita maggiormente sedentario. Si aggiunge, poi, l’inquinamento con il 15% dei casi mondiali legato ad una prolungata esposizione allo smog, all’obesità e all’infiammazione di basso grado.
Per allontanare i rischi di insorgenza del diabete e, di conseguenza, di malattie cardiovascolari è necessario fare esercizio fisico quotidiano e controllare l’alimentazione.
Bastano 150 minuti a settimana di esercizio fisico (circa venti minuti al giorno) per ridurre nella UE l’insorgenza di un milione di casi di diabete 2 entro il 2050. Lo afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità aggiungendo, poi, come diminuirebbero anche i casi di malattie cardiovascolari e di tumori. La dieta, invece, dovrebbe contenere molta verdura, legumi, pasta integrale, cibi proteici.
La prevenzione, dunque, è fondamentale per evitare l’insorgenza della malattia ma come sospettare di averla già? I sintomi a cui prestare attenzione sono
Questi i segnali del diabete di tipo 1. Altri campanelli d’allarme, invece, devono far sospettare il diabete di tipo 2. Parliamo della
In caso di dubbio è consigliabile contattare il medico di base che provvederà con la prescrizione di specifiche analisi per verificare l’intuizione.
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