Bonus+edilizi+su+immobili+in+comodato+d%26%238217%3Buso%3A+il+metodo+infallibile+per+non+perdere+le+detrazioni+fiscali
informazioneoggi
/2023/04/22/bonus-edilizi-comodato-duso-detrazioni-fiscali/amp/
Economia

Bonus edilizi su immobili in comodato d’uso: il metodo infallibile per non perdere le detrazioni fiscali

Published by

Le detrazioni per i lavori di ristrutturazione spettano anche per il contratto di comodato d’uso? Quali sono le regole?

La Cassazione e il Fisco hanno affrontato una questione molto dibattuta e, cioè, quella relativa alla possibilità, anche per i contraenti di un comodato d’uso, di usufruire delle detrazioni per gli interventi edilizi.

Comodato d’uso e Bonus edilizi – InformazioneOggi.it

Vediamo, dunque, quali sono state le risposte ai principali interrogativi dei contribuenti e quali sono le regole che si applicano in tema di agevolazioni fiscali.

Comodato d’uso e detrazioni Bonus edilizi: le decisioni di Cassazione e Fisco

Un Lettore scrive:

“Buongiorno, con un comodato d’uso gratuito tra fratelli, il comodatario può detrarre le agevolazioni fiscali per ristrutturazione?”

Sulla facoltà, per il comodatario, di richiedere le agevolazioni economiche per i lavori di ristrutturazione è intervenuto, innanzitutto, il Fisco, tramite l’Agenzia delle Entrate.

L’Ente ha sottolineato che, per gli interventi edilizi che prevedono detrazioni fiscali, il Bonus non spetta solo al proprietario dell’immobile. Ne hanno diritto, infatti, anche i contribuenti che detengono il bene in virtù di un valido titolo, come il comodato. È necessario, però, che il proprietario presti il proprio consenso alla realizzazione dei lavori di ristrutturazione.

Ma cosa succede se, mentre si stanno recuperando nel 730 le spese sostenute, il contratto di comodato d’uso cessa? Si possono continuare a percepire le quote rimanenti? L’Agenzia delle Entrate ha chiarito la questione con la Circolare n. 57/1998. In tal caso, la cessazione del diritto del detentore non comporta il trasferimento delle quote residuali del beneficio non ancora riscosse.

Questo vuol dire che il comodatario può continuare a detrarre le rimanenti rate, indicando nel Modello 730 i costi affrontati e la quota spettante. Non avviene, dunque, il passaggio del beneficio fiscale dal comodatario al comodante.

Leggi anche: “Comodato d’uso casa familiare: il modo per risparmiare le tasse, la verità che pochi conoscono“.

I presupposti per il riconoscimento delle agevolazioni in caso di comodato d’uso

Alla luce di quanto sottolineato nel paragrafo precedente, ribadiamo al nostro gentile Lettore che il comodatario può legittimamente richiedere le detrazioni per i lavori di recupero del patrimonio edilizio.

Il Fisco ha evidenziato anche quali sono i requisiti per usufruire dei Bonus. Il presupposto principale è che l’atto che legittima la detenzione dell’immobile (come il contratto di comodato) risulti registrato, nel momento di inizio delle attività di ristrutturazione o del pagamento dei costi che si intendono portare in detrazione.

Il proprietario dell’immobile deve, inoltre, autorizzare i lavori tramite atto redatto in forma scritta, acquisito anche successivamente, ma formalizzato non oltre il termine per l’invio della Dichiarazione dei Redditi. In caso contrario, infatti, si perderanno le relative detrazioni fiscali.

Consulta anche: “Comodato d’uso gratuito tra parenti: non sempre è possibile ottenere la riduzione del 50% sull’IMU. Ecco perché“.

Cosa succede se il contratto non è registrato?

Dobbiamo, infine, chiarire se spettano le detrazioni fiscali nel caso in cui il contratto di comodato non sia registrato.

Sul tema, è intervenuta la Corte di Cassazione, con la sentenza n.13424/2021. Gli Ermellini hanno sottolineato che le agevolazioni dei Bonus edilizi si applicano nei confronti del detentore dell’immobile e di chi affronta le spese. Tale principio vale anche in assenza di registrazione del contratto che legittima il titolo (nel caso esaminato, il comodato).

Per la giurisprudenza, l’interessato può dimostrare la data certa della detenzione anche solo in base a fatti che provino, in maniera inequivocabile, la preesistenza della formazione del documento.

Nella questione esaminata dalla Cassazione, un contribuente comodatario aveva presentato ricorso contro una cartella esattoriale, derivante da tasse aggiuntive per il mancato riconoscimento delle detrazioni a suo favore.

Per l’Agenzia delle Entrate, infatti, il beneficio non spettava perché il contratto non era registrato e, dunque, era impossibile dimostrare la data certa della detenzione. Tale impostazione, tuttavia, è stata smentita dai Giudici.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

Published by

Recent Posts

Bere il caffè decaffeinato per i benefici per uno stile di vita piÚ sano: stiamo sbagliando tutto?

Per evitare di assumere troppa caffeina si beve il caffè decaffeinato. Il beneficio è reale…

43 minuti ago

Legge 104, quando viene riconosciuta la disabilitĂ  grave e si ottengono iĂš benefici

Il riconoscimento della Legge 104 comma 3 permette di avere accesso ad un maggior numero…

2 ore ago

Taglia la bolletta del 15% pulendo correttamente il condizionatore

Come fare per ridurre i consumi energetici senza rinunciare al comfort estivo di una casa…

10 ore ago

Stop alle cartelle esattoriali, cancellate automaticamente sotto questa cifra

Cartelle esattoriali, le nuove regole fanno tirare un sospiro di sollievo a migliaia di italiani.…

13 ore ago

Tasse sugli interessi dei Buoni Fruttiferi Postali, quando si applicano? Ecco la decisione rivoluzionaria

Con una recente ordinanza, la giurisprudenza ha chiarito la corretta applicazione della ritenuta sugli interessi…

15 ore ago

Non hai l’asciugatrice? Con questo trucco i vestiti saranno asciutti in 30 minuti anche in inverno

Tutti dovrebbero conoscere questo metodo che consente di risparmiare sui tempi di asciugatura dei vestiti,…

17 ore ago