NASPI+e+dimissioni+volontarie%3A+quando+%C3%A8+possibile+e+qual+%C3%A8+il+trucco+per+non+commettere+errori
informazioneoggi
/2023/03/27/naspi-dimissioni-volontarie/amp/
Economia

NASPI e dimissioni volontarie: quando è possibile e qual è il trucco per non commettere errori

Published by

La NASPI non spetta quando si danno le dimissioni volontarie, ma esiste un solo caso in cui è possibile usufruirne.

Il beneficio dell’indennità NASPI è rivolto a tutti i lavoratori dipendente che involontariamente hanno perso il lavoro.

NASPI e dimissioni volontarie – InformazioneOggi

Il lavoratore può decidere di non continuare un rapporto di lavoro di lavoro in corso e quindi decide di dimettersi. Tale situazione non consente però di fare richiesta dell’indennità NASPI.

NASPI e dimissioni volontarie: ecco la casistica in cui è possibile

Esiste una casistica in particolare che consente di usufruire del beneficio NASPI a seguito delle dimissioni volontarie.

Tale opportunità è rivolta alle lavoratrici madri che hanno difficoltà a conciliare il figlio appena nato e gli impegni lavorativi.

La madre lavoratrice che ha un neonato inferiore a dodici mesi può procedere alle dimissioni volontari e beneficiare anche della NASPI.

Prima di tutto occorre inoltrare la richiesta di dimissioni volontarie attraverso la modalità telematica.

Cosa bisogna sapere prima di procedere

I documenti da preparare sono:

  • documento di riconoscimento valido e tessera sanitaria della lavoratrice;
  • indirizzo mail personale;
  • busta paga (non è necessaria l’ultima), oppure l’Unilav;
  • indirizzo di posta elettronica certificata dell’azienda.

La madre lavoratrice, quindi, deve recarsi presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di competenza per procedere all’invio delle suddette. È possibile, anche, evitare di recarsi personalmente lì basta cercare i contatti sul sito dell’ ITL competente.

È necessario, indicare nella motivazione delle dimissioni telematiche la presenza di un figlio di mesi inferiori a 12.

L’ITL rilascerà il modulo del recesso di lavoro dov’è indicato il riepilogo delle dimissioni.

Con il suddetto documento è possibile finalmente inoltrare la richiesta di indennità NASPI.

Cosa fare dopo?

La richiesta deve essere fatta esclusivamente sul sito dell’ Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, accedendo con le proprie credenziali. La suddetta operazione può essere effettuata anche dagli istituti di patronato che offrono assistenza gratuita.

È importantissimo allegare alla domanda NASPI anche il modulo di recesso del rapporto di lavoro rilasciato dall’ITL.

Ovviamente, poi, bisogna attendere i tempi di elaborazione della domanda NASPI.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

Published by

Recent Posts

Laboratorio Italia 2025: il bando con contributi a fondo perduto fino a 30.000 euro per sostenere startup e imprese sociali

La Fondazione Tertio Millennio ETS ha pubblicato il nuovo bando "Laboratorio Italia 2025", un'iniziativa strategica…

4 giorni ago

OCM Vino Abruzzo 2025/2026: contributi a fondo perduto per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti​

La Regione Abruzzo ha pubblicato l'avviso per la campagna vitivinicola 2025/2026 relativo alla misura Ristrutturazione…

2 settimane ago

Benefici principali di Zinzino Essent+ Premium

Un’eccezionale miscela completamente naturale di olio puro di pesce ricco di acidi grassi Omega-3 EPA…

1 mese ago

I 5 passi da compiere per trovare un’agenzia immobiliare affidabile

Vendere un immobile non è certo un’operazione semplice, soprattutto per chi è alla sua prima…

3 mesi ago

Andamento dei tassi d’interesse: cosa aspettarsi nel 2025?

L'andamento dei tassi d'interesse è un tema cruciale per l'economia globale, dal momento che ha…

3 mesi ago

Beni rifugio: di cosa si tratta e a cosa servono

Nel settore degli investimenti vengono definiti “beni rifugio” tutti quegli asset che, grazie al loro…

5 mesi ago