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Economia

NASPI e dimissioni volontarie: quando è possibile e qual è il trucco per non commettere errori

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La NASPI non spetta quando si danno le dimissioni volontarie, ma esiste un solo caso in cui è possibile usufruirne.

Il beneficio dell’indennità NASPI è rivolto a tutti i lavoratori dipendente che involontariamente hanno perso il lavoro.

NASPI e dimissioni volontarie – InformazioneOggi

Il lavoratore può decidere di non continuare un rapporto di lavoro di lavoro in corso e quindi decide di dimettersi. Tale situazione non consente però di fare richiesta dell’indennità NASPI.

NASPI e dimissioni volontarie: ecco la casistica in cui è possibile

Esiste una casistica in particolare che consente di usufruire del beneficio NASPI a seguito delle dimissioni volontarie.

Tale opportunità è rivolta alle lavoratrici madri che hanno difficoltà a conciliare il figlio appena nato e gli impegni lavorativi.

La madre lavoratrice che ha un neonato inferiore a dodici mesi può procedere alle dimissioni volontari e beneficiare anche della NASPI.

Prima di tutto occorre inoltrare la richiesta di dimissioni volontarie attraverso la modalità telematica.

Cosa bisogna sapere prima di procedere

I documenti da preparare sono:

  • documento di riconoscimento valido e tessera sanitaria della lavoratrice;
  • indirizzo mail personale;
  • busta paga (non è necessaria l’ultima), oppure l’Unilav;
  • indirizzo di posta elettronica certificata dell’azienda.

La madre lavoratrice, quindi, deve recarsi presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di competenza per procedere all’invio delle suddette. È possibile, anche, evitare di recarsi personalmente lì basta cercare i contatti sul sito dell’ ITL competente.

È necessario, indicare nella motivazione delle dimissioni telematiche la presenza di un figlio di mesi inferiori a 12.

L’ITL rilascerà il modulo del recesso di lavoro dov’è indicato il riepilogo delle dimissioni.

Con il suddetto documento è possibile finalmente inoltrare la richiesta di indennità NASPI.

Cosa fare dopo?

La richiesta deve essere fatta esclusivamente sul sito dell’ Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, accedendo con le proprie credenziali. La suddetta operazione può essere effettuata anche dagli istituti di patronato che offrono assistenza gratuita.

È importantissimo allegare alla domanda NASPI anche il modulo di recesso del rapporto di lavoro rilasciato dall’ITL.

Ovviamente, poi, bisogna attendere i tempi di elaborazione della domanda NASPI.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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