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Economia

Assegno unico per i figli a carico: a marzo 2023 con importo più alto

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L’Assegno unico previsto per marzo arriverà con un aumento per la rivalutazione degli importi. Ecco quando secondo il calendario INPS.

Da marzo 2022, ma in fase sperimentale a gennaio e febbraio dello stesso anno, è entrato in vigore l’Assegno unico e universale per i figli a carico.

InformazioneOggi

Raccoglie in una unica prestazione economica i vari sostegni alle famiglie con figli fino ai 21 anni. Unico, perché raccoglie tutte le vecchie prestazioni a sostegno delle famiglie erogate dall’INPS, e universale, perché è erogato a tutti a prescindere da reddito o da requisiti specifici. Infatti, l’unico requisito è che le famiglie devono avere dei figli a carico.  Cambia anche l’importo dell’assegno tra chi ha redditi più alti rispetto a chi li ha più bassi: ed è per questo che serve presentare l’ISEE.

L’Assegno unico con importi già rivalutati: ecco quando arriverà

Il sussidio è destinato a nuclei familiari con figli a carico fino a 21 anni. Invece, per i figli con disabilità non si tiene conto del limite di età. L’importo, come detto in precedenza, cambia in base al reddito. Tra l’altro, rispetto al mese di febbraio 2023, l’assegno di marzo contiene la rivalutazione all’8,1%. In più, ci sono le maggiorazioni per le famiglie numerose e per i figli con disabilità. Per conoscere l’importo esatto dell’Assegno unico è necessario che i beneficiari presentino nuovamente l’ISEE; in assenza dell’attestazione riceveranno l’importo minimo.

A marzo 2023, per coloro che erano già beneficiari a febbraio, il rinnovo dell’Assegno unico è automatico. L’importo dell’assegno sarà calcolato in base all’ISEE oppure sarà minimo per coloro che non presenteranno la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU). I nuovi beneficiari, invece, dovranno inviare la domanda entro giugno 2023, se non vogliono perdere gli arretrati da marzo 2023.

I beneficiari che hanno diritto alle maggiorazioni dovranno integrare la domanda trasmessa in precedenza. Stessa cosa per chi prendeva l’importo minimo nel 2022: se ritiene ora di avere diritto alle maggiorazioni, dovrà non solo integrare la domanda ma anche presentare una nuova DSU. In caso contrario, non dovrà ripresentare domanda e continuerà a percepire l’importo minimo.

Ricordiamo che l’importo varia da un minimo di 54 euro per figlio minore in assenza dell’ISEE (o se superiore a 43mila euro) fino a un massimo di 189 euro al mese per figlio, se l’ISEE è inferiore ai 16mila euro.

Per inviare la domanda i beneficiari potranno utilizzare il sito web www.inps.it, accedendo tramite le credenziali SPID, CIE e CNS oppure usufruire dei servizi offerti dai Patronati. Inoltre, potranno telefonare al Contact center integrato o utilizzare l’App mobile INPS.

Ecco quando sarà erogato l’assegno

In realtà, non esiste una data precisa per l’erogazione dell’Assegno unico da parte dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale (INPS). Infatti, l’accredito ai beneficiari arriva intorno alla metà del mese o al massimo entro la terza settimana. Quindi, è probabile che i pagamenti ci saranno tra il 16 e il 23 marzo. Solo i percettori del reddito di cittadinanza hanno una data sicura perché l’accredito arriverà direttamente sulla carta dal 27 marzo.

Per controllare se l’accredito è avvenuto bisognerà accedere con le credenziali SPID, CNS o CIE al sito dell’INPS e poi seguire questo percorso: prestazioni>pagamenti>2023>consulta e gestisci le domande presentate>verifica stato domanda.

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