I contagi da Streptococco stanno aumentando moltissimo, soprattutto tra i bambini piccoli. Ecco come possono aiutare le farmacie.
In questi giorni molte farmacie sono state letteralmente prese d’assalto dai genitori di piccoli ammalati. Ma attenzione alle corrette procedure in caso di infezione da Streptococco.
La malattia c’è e sono molti i soggetti colpiti in questo periodo. Ma non bisogna avere paura, come affermano gli esperti, perché “L’infezione da streptococco beta-emolitico di gruppo A è sempre esistita”. Troviamo queste rassicuranti parole su Il Fatto Quotidiano, e provengono da Roberto Cauda, Infettivologo del Policlinico Gemelli di Roma.
L’infezione si diffonde facilmente perché si trasmette con il contatto diretto con persone malate, ecco perché spesso nelle classi con tanti bambini alla fine si ammalano quasi tutti.
I sintomi sono vari e possono includere:
Le cure però esistono, e il tampone faringeo è solamente uno dei mezzi per diagnosticare correttamente l’infezione. L’allerta lanciata da Federfarma, però, è quella di non esagerare con le auto-diagnosi, che spesso vengono fatte dai familiari dei bambini infetti per capire se si sono ammalati anche loro.
A seguito della grande richiesta da parte dei cittadini dei tamponi faringei per lo Streptococco, Federfarma ha specificato quali sono le normative attuali.
In sostanza, “i farmacisti in farmacia possono somministrare i test faringei per la rilevazione dello streptococco, ai sensi dell’art.1, comma 2, lettera e-quater del d.lgs.153/2009 e nel rispetto delle procedure e le condizioni di sicurezza previste dal Protocollo d’intesa tra il Governo, le Regioni e le organizzazioni rappresentative delle farmacie del 28 luglio 2022“, anche se le singole Regioni possono disporre linee operative in autonomia. Il costo sarà comunque a carico dell’assistito.
Dunque le farmacie possono dare il loro contributo e aiutare i pazienti a effettuare in tutta sicurezza i test faringei, nasali o salivari.
Specificato quanto sopra, però, è giusto informare i cittadini che non è consigliabile ricorrere all’auto diagnosi e all’autocura, semplicemente perché si ha paura di un’infezione. Come detto lo Streptococco è un agente patogeno conosciuto, per il quale esistono cure adeguate.
Cure che però devono essere prescritte dal medico, anche perché sono necessari gli antibiotici. E solamente se vi è la certezza di essere di fronte a Streptococco piuttosto che ad altre infezioni che danno sintomi simili. Tra i tanti antibiotici disponibili in commercio, tra l’altro, ve ne sono alcuni che possono dare reazioni allergiche a chi è sensibile a determinate sostanze, quindi è sconsigliabile scegliere in autonomia il farmaco per curare lo Streptococco.
(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)
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