Nota e diffusa carta prepagata, la Postepay, che consente l’invio e la ricezione del denaro in sicurezza: ecco alcuni dettagli sui controlli
Quando si parla di Postepay, si fa riferimento ad uno strumento ben noto e diffuso, una carta prepagata tra le maggiormente impiegate in Italia, facile da poter fare e che consente di ricevere ed inviare denaro in modo sicuro.
Sono tante e diverse le funzionalità che si legano alla Postepay, sia quella con IBAN che senza, le quali risultano essere dalla grande utilità e richiedili da pensionati, dipendenti, disoccupati, studenti e così via.
La questione delle transazioni però richiede attenzione ad ogni modo. Infatti, da tempo vi è stata l’estensione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, dei controlli per contrastare l’evasione fiscale, anche in merito alle prepagate.
Qualora, vi fossero movimenti di denaro sospetti e non giustificati, potrebbe aver luogo la verifica da parte del Fisco dei conti correnti e anche della Postepay.
Si legge che i controlli da parte dell’Agenzia vengono fatti in virtù di verifiche incrociate compiute utilizzando i strumenti a disposizione della stessa. Quest’ultimi sono immagazzinati all’interno di un database telematico, con le info dei conti correnti dei soggetti.
Ad esser oggetto di verifiche non sono solo le transazioni, ma ad esempio il tema si lega anche alla giacenza, a prelievi. O ancora, ad eventuali titoli oppure investimenti fatti dal soggetto e così via.
La lotta all’evasione ha dunque previsto di includere tra le verifiche anche le suddette Postepay.
Quello che riguarda le Postepay, in generale, è un argomento che desta sempre grande attenzione e suscita forte interesse, essendo uno strumento prezioso, utile e diffuso.
Ad esempio, da approfondire è il tema inerente le truffe con varie segnalazioni arrivate: come difendersi e cosa sapere.
Tornando però al punto, come detto anche le Postepay rientrano tra gli elementi oggetto di verifiche e controlli, anche in relazione alla suddetta popolarità. Tali controlli, si legge su Solofinanza.it, possono esser fatti sino a 5 anni precedenti rispetto all’anno corrente. E dunque vi è modo di poter individuare ogni eventuale tentativo di occultazione dei redditi.
Dunque, ciascun tipo di Postepay può esser verificata, compresa quella anonima Twin, ma quali altri dettagli a proposito dei controlli da parte del Fisco, quando possono scattare?
In esterna sostanza, occorre avere modo di poter dimostrare che il denaro ricevuto oppure inviato sia parte di un reddito, si legge. O che il denaro comunque risulti tracciabile.
I soggetti sono tenuti a dichiarare ciò che va a costituire reddito imponibile, il quale va tassato.
Questi, alcuni dettagli generali, non esaustivi e sintetici in merito. È bene ed opportuno ad ogni modo informarsi sui portali ufficiali degli Enti e presso gli esperti del settore. Così da approfondire il tema delle operazioni, pagamenti, redditi da dichiarare o esclusi e così via, per esser certi di operare secondo legge.
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