Auto acquistata con le agevolazioni della legge 104: chi può guidarla e quali sono le regole da rispettare per il suo utilizzo?
Queste sono domande che spesso i familiari di persone con disabilità si pongono in merito alla gestione del mezzo. La legge infatti consente ai disabili, o ai parenti di cui risultino fiscalmente a carico, di poter usufruire di agevolazioni fiscali.
In particolare:
Ovviamente ci sono degli obblighi di cui essere a conoscenza.
Un nostro lettore ha inviato il seguente quesito: “Buonasera, volevo sapere se la mia compagna, mamma di mio figlio, potrebbe guidare l’auto intestata a mia madre ovvero la portatrice di handicap. Su vari forum ho letto che l’auto può essere guidata da parenti e affini, quindi mi chiedevo se la mamma di mio figlio, non siamo sposati, è considerata affine. Preciso che vigili urbani e assicurazione mi hanno risposto che la possono guidare tutti. Grazie, saluti.”
La possibilità di ottenere le agevolazioni per comprare un’auto con legge 104 è riservata a:
Come precedentemente evidenziato, possono beneficiare dei vantaggi in ambito fiscale della legge 104/92 il familiare che ha sostenuto la spesa se la persona disabile è a suo carico. Ossia abbia un reddito annuo non superiore a 2.840,51 euro, oppure a 4mila euro per i figli entro i 24 anni di età.
Come evidenziato dall’Agenzia delle Entrate, le agevolazioni sono riconosciute se il mezzo è utilizzato, in via esclusiva oppure prevalente, a beneficio della persona con disabilità. Nessuna norma vieta ai familiari di guidare l’auto e il disabile non deve essere obbligatoriamente presente. È necessario però sapere che, in quest’ultimo caso, non si può esibire il contrassegno disabili, né fruire dei benefici che comporta. Il veicolo può essere usato anche per svolgere commissioni per conto dell’intestatario e, ma solo occasionalmente, anche per scopi che non siano direttamente legati alla sua cura.
La polizia stradale oppure la Municipale non sono chiamati a verificare se il mezzo rispetti quanto previsto dalla legge 104: hanno il compito di controllare le violazioni del Codice della strada.
In merito alla domanda del lettore, sottolineiamo quindi che l’auto acquistata con la legge 104 può essere guidata anche dai familiari della persona con disabilità, ma sempre rispettando le regole precedentemente evidenziate. Da un punto di vista puramente legislativo però, se non si è contratto matrimonio, la compagna di un figlio non può essere considerata affine.
Secondo il Codice della strada un’auto intestata a terzi può essere usata senza problemi: tenendo conto, ovviamente, di quello che comporta in caso di sinistro. Tuttavia, se a usarla è una persona non legata da rapporti di familiarità o convivenza (verificabili in caso di controlli), allora non bisogna superare l’uso continuativo di oltre 30 giorni. Dopo questo periodo scatta infatti l’obbligo di annotare, sulla carta di circolazione, il nome del possessore dell’auto: altrimenti sono previste delle sanzioni amministrative. Un’eventualità che però, ricordiamo, non può verificarsi con l’auto comprata con i vantaggi della legge 104, dovendo rimanere a beneficio del disabile.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.
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