Assegno ordinario d’invalidità: a chi spetta, quali sono i requisiti e come non perdere il beneficio una volta ottenuto?
Questa prestazione economica è riservata a una determinata categoria di lavoratori. Ossia in favore di coloro che hanno subito una riduzione della capacità lavorativa superiore a due terzi, a causa di disabilità fisica o mentale.
La domanda deve essere presentata all’INPS, tramite il servizio dedicato. Ma è necessario avere anche di una certa anzianità contributiva.
Una nostra lettrice ha inviato il seguente quesito: “Sono un’invalida al 90%, già in possesso della pensione di invalidità IO. Volevo sapere se per avere l’estensione devo rifare la domanda o va in automatico. Grazie.”
Questa prestazione economica è concessa:
Non è necessario lasciare il lavoro per poter avanzare questo diritto. Oltre alla capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo, per assicurarsi l’assegno ordinario d’invalidità bisogna inoltre soddisfare un requisito contributivo. La prestazione infatti può essere riconosciuta se sono stati maturati almeno 5 anni di contribuzione e assicurazione (pari a 260 settimane), di cui tre (156 settimane) nel quinquennio che precede la richiesta. Avrà decorrenza a partire dal primo giorno del mese successivo rispetto alla data di presentazione della domanda.
Una volta raggiunti i requisiti, l’assegno ordinario di invalidità si trasforma d’ufficio in pensione di vecchiaia, a patto che l’attività di lavoro dipendente sia cessata. Bisogna però prestare attenzione a un dettaglio: ossia la scadenza del beneficio.
L’assegno ordinario d’invalidità ha una durata di tre anni. Nel caso permangano le condizioni medico legali già presentate, il rinnovo può essere richiesto prima della data di scadenza. Dopo tre rinnovi consecutivi, l’assegno viene confermato automaticamente, perciò non è più necessario rivolgersi all’INPS. Resta però la facoltà di revisione. L’Istituto può, infatti, sottoporre l’interessato a una revisione medico-legale dello stato di invalidità in qualsiasi momento.
L’importo è calcolato con il sistema misto, una quota con il contributivo e un’altra con il retributivo. Se l’attività lavorativa è iniziata successivamente al 31 gennaio 1995, allora il calcolo sarà esclusivamente contributivo. L’assegno IO non è reversibile ai superstiti in caso di decesso del titolare, anche se poi i familiari possono ottenere una pensione indiretta.
La richiesta per ottenere nuovamente l’assegno ordinario d’invalidità deve essere presentata prima delle scadenza dei tre anni. Come già evidenziato, può essere rinnovato per tre volte consecutive, dopodiché verrà confermato automaticamente. Quindi, in risposta alla nostra lettrice, evidenziamo che dovrà inviare una nuova domanda all’INPS se non ha ancora raggiunto il terzo riconoscimento del beneficio.
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