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Pensioni

Pensione: 3 modi per uscire in anticipo dal mondo del lavoro

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Nel 2023 i modi per andare in pensione in anticipo sono 3 e tutti inseriti nella nuova legge di Bilancio. Ecco i dettagli.

Un lavoratore (o una lavoratrice) che vuole uscire dal mondo del lavoro in anticipo oggi può farlo contando su tre misure con requisiti diversi.

InformazioneOggi

Si tratta di Ape sociale, Opzione donna e Quota 103. Le prime due sono misure già presente nel 2022 e che il governo ha prorogato anche per il 2023. Opzione donna ha subito alcune modifiche che nel corso dell’articolo vedremo, che ne ha cambiato i requisiti. Invece, Quota 103 è la nuova misura di pensionamento anticipato che sostituisce Quota 102 andata in soffitta il 31 dicembre 2022.

Pensione: 3 modi per uscire in anticipo dal mondo del lavoro

Si prevede che dal 1° gennaio 2023 andranno in pensione in anticipo, scegliendo una di queste misere ponte, almeno 64mila persone, distribuiti in questo modo:

  • 41mila lavoratori potrebbero scegliere Quota 103;
  • 20mila lavoratori invece potrebbe scegliere Ape sociale con gli stessi requisiti del 2022;
  • 2.900 lavoratrici potrebbero, infine, scegliere Opzione donna con nuovi requisiti.

Ecco nel dettaglio le 3 misure. Quota 103 potrà essere utilizzata da chi ha compiuto 62 anni di età e maturato 41 anni di contributi e potrà essere usata fino al 31 dicembre 2023. Tale misura non potrà mai essere cumulabile con un altro reddito di lavoro, tranne per quello autonomo occasionale purché il reddito non superi i 5mila euro. Però per coloro che hanno raggiunto i requisiti si apre anche una interessante alternativa: il cosiddetto bonus Maroni: un incentivo che trasferisce direttamente nello stipendio la quota dei contributi a carico del lavoratore dipendente.

Inoltre, nel 2023 si può andare in pensione in anticipo con Ape sociale con gli stessi requisiti degli anni precedenti. Ricordiamo che è destinata ai lavoratori in difficoltà come disoccupati a lungo termine, caregiver o invalidi civili.

Il terzo modo per andare in pensione con una misura flessibile di uscita è Opzione donna ma con requisiti nuovi. Infatti, è destinata alle donne con 60 anni di età purché siano nelle seguenti condizioni:

  • caregiver al coniuge o a un parente di primo grado convivente con disabilità grave;
  • invalidità civile pari o superiore al 74%;
  • licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo per la gestione della crisi aziendale.

Inoltre, si prevedono uscite anticipate in base al numero dei figli con l’abbassamento del requisito anagrafico: 59 anni in presenza di un figlio e 58 anni in presenza di due o più figli.

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