Guerra, post pandemia e incertezza dei mercati hanno portato, a un aumento dei tassi di interesse sui mutui; tuttavia, acquistare casa può diventare un affare nei prossimi anni puntando sulle città giuste.
Si tratta di un settore, quello degli immobili, molto caro alle famiglie italiane, è diventato ancora più caro per il portafoglio di chi ha ancora un mutuo variabile aperto.
Il valore delle abitazioni può subire variazioni inaspettate per chi si trovasse ad acquistare un immobile nel posto giusto. Si tratta delle sorprese nascoste nelle variabili del processo di decarbonizzazione che coinvolge anche la riqualificazione urbana delle città.
Questa è stata pianificata in ambito europeo ed esporrà gli edifici e le zone limitrofe a cambiamenti in ottica ecologica. Non mancheranno in questo contesto oltre all’efficientamento energetico anche nuovi parchi e spazi verdi che renderanno gli alloggi più attraenti.
In un contesto simile i prezzi degli affitti e delle abitazioni possono aumentare notevolmente. L’effetto non sarà generalizzato ma avrà un’incidenza maggiore sulle costruzioni recenti o su quelle che si trovano in quartieri con ampi spazi intorno inefficienti o poco utilizzati.
Ai comprovati benefici socioeconomici, climatici e sanitari di lungo periodo, alla rivoluzione ecologica si affiancheranno squilibri che sul breve termine apriranno opportunità economiche interessanti. Qualcosa di simile sta già accadendo in Nord America dove il mercato immobiliare risulta storicamente più volatile. Date le diverse condizioni socio economiche rispetto all’Europa, qui sono più incisivi gli effetti del processo di riqualificazione ecologica sui prezzi delle case.
In particolare, l’assenza di forti politiche sociali contro lo spostamento della popolazione, più comuni in Europa, e il minore controllo sullo sviluppo immobiliare, ha portato negli Stati Uniti e in Canada a fare delle case che sono state anche semplicemente circondate da un parco o un giardino, quelle più commercializzate dalle agenzie immobiliari.
L’esempio corrobora la tendenza che sarà sempre più evidente nel prossimo futuro anche nel nostro Paese. Lo squilibrio tra le diverse zone urbane si attenuerà appianandosi solo dopo diversi anni dando una finestra temporale utile a effettuare un acquisto a fini di investimento. I prezzi delle case possono iniziare a salire partendo dalle città con minore densità di popolazione e amministrazioni locali più propense agli investimenti.
Già oggi un fenomeno analogo accade nelle grandi città; a Roma e Milano gli appartamenti sono utilizzati per affitti brevi con rendimenti che superano il 5%. Nelle due città gli affitti in certi periodi dell’anno arrivano fino a 380 euro a notte. Si tratta nello specifico di monolocali e bilocali utilizzati al posto del pernottamento in strutture alberghiere.
Le città in testa per il profitto derivante dagli affitti brevi sono anche Venezia e Firenze. Al secondo posto per costo degli affitti ci sono anche Bologna, Verona, Matera, Padova, Genova e Torino, dove si oscilla tra i 100 e gli 80 euro a notte per i monolocali, e intorno ai 135 euro per i bilocali.
Lo short rental in Italia si conferma oggi il miglior metodo per garantire i migliori profitti costanti sul breve termine. Tra le caratteristiche comuni si tratta di appartamenti tutti collocati in centro città.
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