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Pensione di inabilità dopo solo 5 anni, è vero ma bisogna rispettare questi requisiti

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Vi sono alcune peculiarità della pensione che alcuni forse non conoscono, ma è possibile ricevere quella di inabilità dopo 5 anni? Ecco cosa c’è da sapere

Non sempre si conoscono tutte le sfaccettature della pensione, ma è davvero possibile usufruire dell’inabilità dopo soli cinque anni di attività? Ecco cosa c’è da sapere in merito.

Informazione Oggi

A volte vi potrebbe essere una disparità tra i trattamenti previdenziali offerti ai soggetti che lavorano nel settore pubblico, rispetto a quelli che invece fanno un’attività nel privato.

Vi sono, ad esempio, alcune misure di cui un dipendente pubblico non può usufruire e tra questi vi potrebbe essere l’assegno ordinario d’invalidità. Questo, infatti, sarebbe previsto soltanto per i dipendenti privati ed anche per gli autonomi. Inoltre, non vi sarebbe nemmeno la possibilità di fare richiesta per la quiescenza di vecchiaia anticipata con un’invalidità dell’ottanta per cento.

Per i dipendenti pubblici, però, vi potrebbe essere la possibilità di usufruire della pensione d’inabilità dopo cinque anni di servizio svolto. Questa modalità sarebbe utilizzabile da tutti i lavoratori pubblici.

Pensione di inabilità dopo solo 5 anni?

Ma come si fa calcolare l’importo della pensione di inabilità? Ecco come si fa il calcolo e come contare i contributi per la maggiorazione.

Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, vi sono alcune possibilità destinate ai soggetti che lavorano nel privato che però sono precluse a chi invece lavora nel pubblico e viceversa.

Tra questi vi è l’inabilità assoluta e continua rispetto al lavoro . Questa consente il dispenso dal lavoro dopo quindici anni di contributi versati. La misura in questione, però, è stata inserita nel ’96 e all’inizio era soltanto per i soggetti che facevano parte del privato.

Poi vi è stata la possibilità anche per i soggetti lavoratori pubblici di accedervi. Vi è però la possibilità di accesso solamente se l’inabilità risulta essere particolarmente grave.

Per accedere al trattamento in questione, però, vi è la necessità di maturare almeno cinque anni di contributi. Tre di questi devono essere fatti nei cinque anni precedenti all’inizio della pensione di inabilità.

Di conseguenza, i requisiti sono i medesimi che vengono richiesti per l’A.O.I. Vi sono però requisiti diversi rispetto a quanto concerne i sanitari.

La certificazione medica per poter accedere alla misura in quesitone deve certificare che vi sia un’inabilità permanente ed assoluta rispetto a qual si voglia tipologia di lavoro. Di conseguenza, per il soggetto non sarà più possibile lavorare.

Il calcolo

La misura in questione risulta essere particolarmente specifica da momento che per ottenerla è necessario sicuramente tenere in considerazione i contributi, ma anche la condizione di lavoro del soggetto interessato.

Quando il soggetto interessato smette di lavorare vi sarà l’erogazione dell’assegno che sarà relativo al contributi. Vi è però un periodo, che va dalla fine del rapporto lavorativo fino a raggiungere l’età per la pensione, in cui vi è una maggiorazione virtuale.

Vale a dire, il lasso di tempo in cui il soggetto inabile non lavora ed i contributi sono maggiorati fino a sessantasette anni. Questo vale, però, per il contributivo. Cioè se vi sono diciotto anni di contributi prima del ’96. Viceversa, vi è l’incremento fino ai sessant’anni d’età oppure fino a raggiungere quarant’anni di contributi.

Chiaramente, prima di procedere è sempre buona norma chiedere consiglio ad un esperto in materia che sicuramente saprà dare consigli più specifici per ogni singolo caso.

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