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Economia

Stop Bonus 200 e 150 euro: il motivo è sconvolgente per questi contribuenti

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I bonus 200 e 150 euro sono due agevolazioni che il governo ha stanziato per aiutare i cittadini contro l’aumento dei prezzi.

Il primo è stato già erogato nella busta paga o nel cedolino di luglio rispettivamente per i lavoratori e i pensionati oppure tramite bonifico per gli altri beneficiari pagato dall’INPS.

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Invece, il bonus da 150 euro dovrebbe arrivare a novembre ed è destinato ai beneficiari che hanno già ricevuto il bonus precedente. C’è da dire però che il bonus 200 euro per alcuni beneficiari è arrivato nel mese di ottobre. Invece per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti l’attesa è stata più lunga e l’erogazione dei soldi più tardiva.

Inoltre, qualche giorno fa una notizia riportata da ANSA ha causato preoccupazione proprio tra questa categoria di lavoratori. Si tratta dello stop dei pagamenti da parte del ministero del Lavoro. Ecco cosa sta succedendo e quando i pagamenti saranno sbloccati.

Stop bonus 200 e 150 euro: per chi e per quale motivo

Come spiega ANSA, Angelo Marano, direttore generale per le Politiche previdenziali e assicurative, avrebbe inviato una lettera alle casse private per bloccare il pagamento del bonus. La sospensione riguarda i liberi professioni e i lavoratori autonomi per sono preoccuparti di non poter ottenere un beneficio di cui hanno diritto.

Però, come sottolinea anche il ministero del Lavoro, si tratta di una sospensione temporanea per motivi burocratici. Lo stop, quindi non dovrebbe impensierire i titolari di partita IVA perché nei prossimi giorni i pagamenti dovrebbero ripartiranno.

Nello specifico, la motivazione riguarda il controllo delle risorse che però dovrebbero bastare per tutti coloro che ne hanno diritto. Infatti, il decreto Aiuti Bis aveva stanziato circa 600 milioni di euro per garantire alle partite IVA con un reddito fino a 35mila euro il bonus 200 euro.

Agli enti di previdenza privati sono arrivati 95,6 milioni di euro per erogare il bonus a 478mila titolati di partita IVA. Le risorse dovrebbero bastare per tutti colori che presentano la domanda entro il 30 novembre 2022.

Poi il decreto Aiuti Ter ha stanziato circa 415,2 milioni di euro per un bonus da 150 euro e destinato, però, a chi ha un reddito inferiore a 20mila euro. In questo caso, però, non ci sono stanziamenti per le casse private.

Anche se il rischio di non coprire tutte le partite IVA non dovrebbe esistere, ma per averne la certezza il ministero ha deciso di bloccare i pagamenti per controllare le risorse stanziate.

Insomma, si tratta di uno stop per monitore i limiti di spesa e la verifica potrebbe avere una cadenza settimanale. Comunque, i pagamenti potrebbero ricominciare nelle prossime ore e i professionisti e i lavoratori autonomi con partiva IVA potranno ricevere i bonus dovuti.

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