Il congedo straordinario di due anni consente a un dipendente di assistere un familiare con disabilità grave senza perdere il posto di lavoro.
Rappresenta un’opportunità per poter seguire in modo continuativo il partner, un figlio, un genitore oppure un altro parente con legge 104/92 articolo 3 comma 3 che necessita di cure costanti.
L’indennità corrisponde all’importo dello stipendio relativo all’ultimo mese di lavoro che precede il congedo. Non vengono conteggiati gli emolumenti variabili della retribuzione, e c’è comunque un limite massimo di reddito rivalutato annualmente.
La domanda ha validità a partire dalla sua presentazione.
Un lettore ha inviato il seguente quesito: “Buongiorno, dipendente pubblico. Fruito di due anni astensione per assistenza familiare disabile (padre). Da oltre un anno e mezzo ho ripreso servizio e lavoro. Adesso riconosciuto disabile altro genitore (madre). Posso fruire di altri due anni per assistere altro soggetto appunto? Grazie.”
Questo periodo retribuito di due anni spetta secondo un ordine di priorità:
Come sottolineato dall’INPS, il congedo straordinario può essere richiesto per un massimo di due anni nell’arco dell’intera vita lavorativa. Un limite che riguarda tutti gli aventi diritto per ogni persona disabile grave. Questo significa che chi deve assistere più di una persona con disabilità potrà usufruire del congedo straordinario per ciascuno di loro: ma non potrà in ogni caso superare i due anni. Non è infatti previsto ciò che viene definito ‘raddoppio’. Una eventualità invece non esclusa, in determinati casi, per i permessi retribuiti della legge 104/92.
Per ciò che riguarda la richiesta arrivata dal lettore, la risposta è purtroppo negativa: non è possibile fruire di altri due anni di congedo per assistere la madre con disabilità, avendone già usufruito per il padre. La richiesta può essere inoltrata da un altro familiare secondo l’ordine di priorità stabilito dalla legge.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.
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