I titolari di pensione di invalidità e disabilità aspettano che la promessa del centrodestra sia mantenuta. Ricordiamo cosa è stato detto in campagna elettorale.
Le elezioni hanno decretato vincitore il centrodestra con primo partito Fratelli d’Italia guidato da Giorgia Meloni.
I giochi si sono conclusi, le belle parole spese da tutti i partiti politici durante la campagna elettorale sono ora promesse che aspettano di essere mantenute prima che i contorni diventino sfumati e i contenuti intangibili. La vittoria del centrodestra con Fratelli d’Italia primo partito porterà Giorgia Meloni a diventare premier. A lei il compito di risollevare la nostra nazione o quantomeno di impedire che il Paese cada in un baratro più profondo di quello in cui si trova. Tanti cittadini attendono di essere salvati dai rincari, di ritrovare equilibrio e stabilità dopo quasi tre anni di confusione e paure. Servono interventi efficaci contro il caro bolletta e la povertà; occorrono chiarimenti sul Reddito di Cittadinanza e sulle pensioni. Il duro lavoro del nuovo esecutivo deve iniziare, dunque, il prima possibile senza tralasciare una delle promesse avanzate in campagna elettorale, aumentare l’importo degli assegni di invalidità e disabilità.
Gli italiani devono mettere da parte la fede politica e affidarsi alla prima premier donna italiana, Giorgia Meloni. A breve l’ufficialità, poi l’inizio di un nuovo Governo che si spera possa avere l’appoggio di maggioranza, opposizione e dei cittadini per riuscire a spuntarla contro l’inflazione e le varie problematiche che stringono l’Italia in una morsa.
Rimostranze, dubbi, contrasti, pessimismo, in questo momento non servono a nulla. Alla futura premier, però, spetta il compito di conquistare la fiducia degli elettori e dell’intera popolazione dimostrando che le promesse non rimarranno incompiute. Si parte dall’aumento delle pensioni di invalidità assicurato in campagna elettorale. Servono maggiori tutele per i cittadini con disabilità, aiuti più concreti ed economicamente in grado di offrire una buona qualità della vita.
Inclusione lavorativa, sostegno scolastico, assistenza domiciliare, questi i punti su cui si è posto l’accento prima delle elezioni. Ambiti che necessitano di un miglioramento ora atteso più che mai con la vittoria del centrodestra.
Il tema dell’invalidità è stato affrontato da tutti i partiti del centrodestra. I punti che la Meloni e la coalizione hanno indicato come obiettivi primari in caso di legislatura sono stati l’incremento dei Livelli essenziali di assistenza, l’innalzamento delle pensioni di invalidità e il miglioramento del sistema scolastico e di quello sportivo per una maggiore inclusività.
Continuiamo con la promessa di un miglioramento dell’inclusione lavorativa tramite monitoraggio e rafforzamento dei meccanismi di decontribuzione per il lavoro delle persone con disabilità e il potenziamento delle politiche rivolte alla presa in carico dei disabili incrementando le risorse a disposizione.
Ora serve trovare i fondi che supportino le buone intenzioni del Governo. L’obiettivo è riuscire a rimuovere le tante barriere che si interpongono tra i cittadini con disabilità e una vita cosiddetta “normale”. Una vita in cui i principi della Costituzione – diritto al lavoro, alla mobilità, all’istruzione e alla libera circolazione – valgono anche per chi ha un handicap.
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