C’è chi lo ama e chi lo odia così il destino del reddito di cittadinanza lo scopriremo dopo il 25 settembre, data delle elezioni.
Voluta dal Movimento 5 Stelle nel 2019 è una misura economica di sostegno economico destinata alle famiglie italiane con difficoltà economiche.
In cambio i beneficiari dovevano aderire ai patti per il reinserimento lavorativo e l’inclusione sociale. Insomma, un modo per garantire dignità alle famiglie nell’attesa delle riaperture delle attività commerciali chiuse nel frattempo a causa della pandemia da Covid.
Per accedere al reddito di cittadinanza sono necessari requisiti che interessano i redditi patrimoniali e residenziali. Infatti, i beneficiari devono avere un ISEE inferiore a 9.360 euro, un patrimonio immobiliare inferiore a 30mila euro e residenti da almeno 10 anni in Italia (se cittadini stranieri).
In attesa delle elezioni del 25 settembre in molti programmi elettorali è inserito il “destino” del reddito di cittadinanza. Molti partiti politici vogliono eliminarlo, altri sostituirlo con una nuova misura economica: il reddito di resilienza. Ma ancora su questa misura si sa poco.
Quindi, non resta che attendere i giorni dopo le elezioni e conoscere chi governerà l’Italia e che prenderà le decisioni su questa misura economica malvista da molti. Anche a causa delle frodi ai danni dello Stato perpetrate da percettori che ottenevano il beneficio con requisiti “molto creativi”.
Il reddito di cittadinanza ha aiutato molte famiglie a rimanere nei limiti della dignità economica ma ora, a causa dei furbetti, i molti beneficiari onesti potrebbero perdere un sostegno economico vitale per la loro sopravvivenza.
Durante un incontro elettorale tenutosi a Palermo qualche giorno fa, Matteo Salvini (Lega) avrebbe affermato che, se le elezioni andassero ben, potrebbe lasciare il reddito di cittadinanza. Ma da erogare solo a determinate categorie di soggetti: disabili, minori e ultrasessantenni.
Come detto, siamo sempre nel campo delle ipotesi e per conoscere il destino del reddito di cittadinanza non resta che aspettare le elezioni di settembre.
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