Adesso anche innovativi pannelli fotovoltaici portatili (e pieghevoli) sono realtà. L’idea è nata da una coppia italo norvegese.
È molto affascinante osservare l’evoluzione tecnologica, estetica e di prestazioni dei pannelli fotovoltaici. Fino a poco tempo fa “ingombranti” e costosi, a breve diventeranno ancora più economici e persino “pieghevoli”.
Da sempre, le invenzioni migliori dell’uomo sono nate da esigenze di sopravvivenza. Con una creatività innata, abbiamo saputo trasformare i problemi in opportunità, gli ostacoli in sfide stimolanti. Certo, non senza danni o errori. Ma anche quelli, d’altronde, servono a crescere.
Il comparto del fotovoltaico non fa eccezione. La nostra nuova esigenza di sopravvivenza adesso è nel reperire energia senza distruggere il Pianeta. E senza mandare all’aria il Sistema Economico mondiale. Due belle “grane” che necessitano di tutta l’inventiva possibile per trovare una soluzione.
Nel 2021 è stato messo un tassello in più a questo puzzle, grazie all’idea di una coppia di velisti che, manco a dirlo, sostengono la filosofia dell’ecosostenibilità nei viaggi. Vediamo cosa hanno inventato.
Levante è il nome dei nuovi pannelli portatili. Un nome davvero celebrativo perché si tratta di un Vento. Vento che soffia da Est a Ovest, esattamente come il movimento del Sole, da quando sorge a quando tramonta. Levante è anche il nome della Startup creata da Sara Plaga e Kim Myklebust, marito e moglie, lei italiana e lui norvegese, appassionati di viaggi in camper e barca a vela.
La volontà di trovare un’alternativa green all’uso dei comuni carburanti li ha portati a ideare dei pannelli incredibilmente funzionali, e persino leggeri e belli da vedere. Il successo deriva anche dal fatto che è stata sfruttata la tecnica degli Origami per rendere i pannelli pieghevoli e assemblabili con estrema facilità.
Immaginiamoci che bello, poter aprire e chiudere i pannelli come vogliamo, di aggiungere o togliere alcune sezioni in base alla necessità. Di poterceli portare dietro come un normale “bagaglio”.
Ma non sta solo qui, ovviamente, la meraviglia dell’invenzione. I pannelli sono leggerissimi, realizzati in fibra di carbonio, un materiale meno inquinante. E anche recuperabile/riciclabile alla fine del suo ciclo vitale. Le performance di questi pannelli, una volta aperti, offrono un 70% in più di efficienza rispetto ai “classici” pannelli.
Si tratta di un passo avanti che permetterà di ottenere molteplici benefici. In primis, una mobilità più sostenibile. Ma anche la possibilità di portare il fotovoltaico in zone remote o inaccessibili ai sistemi attuali.
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