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Chi soffre di questa malattia del fegato potrebbe sviluppare la demenza

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Il fegato svolge funzioni importanti per la digestione, il metabolismo e l’eliminazione delle sostanze tossiche.

La steatosi epatica non alcolica, ovvero un accumulo di cellule adipose nel fegato è una malattia molto diffusa ma essendo per lo più senza sintomi è difficile da diagnosticare.

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Fra le cause del fegato grasso l’obesità è al primo posto, seguita poi da altre malattie correlate come ipertensione o diabete di tipo 2.  Ma un recentissimo studio, pubblicato sulla rivista Neurology del 13 luglio 2022, ha scoperto che chi ne soffre avrebbe un rischio più elevato di sviluppare la demenza. Ecco i dettagli.

Chi soffre di questa malattia del fegato avrebbe un rischio più elevato di sviluppare la demenza

La steatosi epatica non alcolica (detta anche fegato grasso) colpisce il 25% delle persone in tutto il mondo. Rappresenta la malattia cronica del fegato più comune. Spesso non ha sintomi e per questa ragione la percentuale di persone che ne soffre potrebbe essere più alta. Se invece presenta i sintomi, le persone soffrirebbero di affaticamento e dolore localizzato all’addome in alto a destra.

Le malattie come l’ipertensione, ictus o diabete sono fattori di rischio comuni sia alla steatosi epatica non alcolica sia alla demenza. Quindi, l’intento dell’autore dello studio, il ricercatore Ying Shang del Karolinska Institute di Stoccolma, è capire se esiste, a prescindere dai fattori di rischio, un legame questa malattia del fegato e la demenza

Come prima cosa i ricercatori hanno esaminato 30 anni di registri di pazienti svedesi. Hanno trovato 2.898 persone, con un’età pari o superiore di 65 anni, a cui era diagnosticata la steatosi epatica non alcolica. In seguito, hanno identificato 28.357 persone senza questa malattia da abbinare per età, sesso e città di residenza a quelli malati.

I risultati

Dopo circa 5 anni di osservazioni, a 145 persone (5%) sarebbe stata diagnosticata la demenza. Rispetto a 1.291 persone senza malattia epatica (4,6%).

In seguito, i ricercatori hanno inserito nella ricerca altri fattori di rischio come la pressione alta e il diabete. I risultati hanno fatto emergere dati allarmanti. Infatti, rispetto alle persone senza problemi al fegato quelle con steatosi epatica non alcolica avevano un tasso complessivo di demenza del 38%. Non solo, ma in caso di demenza vascolare (causato da una difficoltà del sangue a raggiungere il cervello) la percentuale è del 44%.

Inoltre, se le persone con fegato grasso avevano malattie cardiache il rischio di demenza era del 50%, Se invece, avevano avuto in precedenza un ictus il rischio di demenza era 2,5 volte maggiore.

Per Shang “questi risultati evidenziano la possibilità che il trattamento mirato di questa forma di malattia del fegato e di malattie cardiovascolari concomitanti possa ridurre il rischio di demenza”.

Però, poiché la steatosi epatica non alcolica non è sintomatica la correlazione tra questa malattia e la demenza non è riconosciuta. E questo rappresenterebbe un limite di questa ricerca.

(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)

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