L’accertamento sanitario è necessario per poter ottenere la certificazione che attesta il diritto ad avere la titolarità della Legge 104.
Vediamo qual è l’iter da seguire per procedere con l’accertamento sanitario e poter sfruttare i benefici offerti dalla Legge 104.
I titolari di Legge 104 hanno diritto ad una serie di benefici. La normativa prevede che lo Stato aiuti le persone che hanno ridotte capacità lavorative o di gestione delle attività di vita quotidiana. Il 5 febbraio 1992 è nata la legge 104 proprio per stabilire i principi dell’ordinamento con riferimento di diritti, assistenza e integrazione sociale dei soggetti con disabilità. Gli handicap che affliggono la persona titolare di Legge 104 sono di natura psichica, sociale o fisica e devono essere riconosciuti da una commissione incaricata INPS. Scopriamo qual è la procedura da affrontare per iniziare ad usufruire delle agevolazioni fiscali, sanitarie e lavorative concesse con la Legge 104.
L’iter inizia con il medico curante che rilascia un certificato introduttivo completo di precise indicazioni che vale 90 giorni. Parliamo dei dati anagrafici del richiedente, delle eventuali patologie che escludono l’obbligo di revisione annuale, della natura degli handicap che danno diritto alla prestazione e della malattia oncologica in atto (se presente).
La procedura continua con l’inoltro del certificato all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale contemporaneamente all’invio della domanda di accesso alla prestazione. Nella richiesta occorrerà specificare i dati personali e anagrafici, il tipo di riconoscimento richiesto, le informazioni sulla residenza e lo stato di ricovero (se presente). Il richiedente potrà scegliere se procedere telematicamente accedendo al portale dell’INPS con credenziali digitali o se avvalersi dell’aiuto di CAF ed enti abilitati.
Il passo successivo richiederà lo svolgimento di una visita medica di controllo che verrà effettuata entro 30 giorni (15 per i malati oncologici). Nel caso in cui l’utente fosse impossibilitato a recarsi sul luogo dell’appuntamento potrà fare domanda di visita a domicilio. In caso di doppia assenza ad un incontro si perderà il diritto alla Legge 104. L’accertamento sanitario prevede, dunque, che una commissione medica incaricata dall’INPS verifichi la soddisfazione dei requisiti del richiedente. Gli incaricati valuteranno le ripercussioni sociali che la patologia determina sulla vita dell’interessato (mentre in caso di richiesta di invalidità civile si esamina la riduzione della capacità lavorativa) prima di rilasciare un verbale.
Il verbale rilasciato dalla commissione include l’esito della visita, i codici nosologici internazionali e le eventuali patologie che escludono il richiedente dall’obbligo di future visite di revisione.
In seguito all’approvazione all’unanimità del diritto alla prestazione, l’interessato otterrebbe la titolarità della Legge 104. In caso di mancato riconoscimento della disabilità si potrebbe avanzare ricorso amministrativo – se il diniego dovesse risultare legato a motivi socio-economici o amministrativi – o giurisdizionale – qualora la percentuale assegnata risultasse inferiore a quanto preventivato.
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