L’impianto fotovoltaico soprattutto in questo periodo può essere conveniente: più energia e meno spese. Ma a volte non basta.
Infatti, avendo un costo molto alto, nonostante i bonus erogati dal governo, è necessario che sia sfruttato il più possibile e non solo con il sole.
Per questo motivo conviene installare assieme al fotovoltaico anche una batteria di accumulo. Di cosa si tratta e come scegliere quella giusta?
Sfruttare l’impianto fotovoltaico non solo durante la stagione estiva è un modo per risparmiare ulteriormente sulle bollette, ma soprattutto per compensare i costi dell’installazione dello stesso. Inserendo una batteria di accumulo (detto anche sistema di accumulo) si riuscirà a immagazzinare durante la stagione invernale l’energia in eccesso prodotta durante la giornata.
L’energia in eccesso prodotta dai pannelli solari senza un sistema di accumulo ritornerebbe nella rete elettrica. Invece, in presenza di un sistema di accumulo potrà essere riutilizzata in caso di necessità a qualsiasi ora del giorno o della notte, ma soprattutto in diverse condizioni climatiche. In questo caso si parla di autoconsumo dell’energia solare prodotta.
Quindi, l’energia prodotta in eccesso viene accumulata in queste batterie e rilasciate al momento del bisogno. In questo modo, si è in possesso di una scorta di energia autoprodotta, pulita e gratuita da utilizzare quando l’impianto fotovoltaico potrebbe non funzionare al 100%.
Si stima che con un impianto fotovoltaico integrato con batterie di accumulo si potrebbe raggiungere un’autonomia quasi del 90%. Alcuni sistemi di accumulo ibridi intelligenti possono ridurre il costo della bolletta dell’80% garantendo comunque buone prestazioni per l’intero impianto. Tuttavia, la percentuale di risparmio dipende molto dalle abitudini del consumatore.
Tra le batterie più diffuse ci sono quelle:
Esistono anche le batterie al sale (o al sodio) ma sono ancora in via di sperimentazione. I risultati sono positivi riguardo all’efficienza di risparmio energetico. Tra l’altro non solo potrebbe eliminare il pericolo di combustione e di emissioni nocive, ma anche migliorare le prestazioni dell’impianto fotovoltaico rendendolo ancora più ecologico.
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