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Tartaro e Alimentazione, è vero che mangiare frutta influisce sulla sua comparsa? Lo studio

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Riguardo al quesito se tra comparsa di tartaro e alimentazione vi sia un legame, gli scienziati hanno effettuato una ricerca.

Dalle nozioni messe insieme da vari studi, inoltre, possiamo usare alcuni metodi “casalinghi” per combattere il tartaro. Com’è noto, questo problema porta ad un degenero progressivo della salute del cavo orale e va contrastato sia a livello preventivo che durante il decorso. Ecco alcuni suggerimenti.

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Il tartaro è una manifestazione di un disequilibrio a livello di igiene della bocca. Il fenomeno compare a seguito di scarsa pulizia, ovviamente. Ma anche di cattive abitudini alimentari e in parte anche per predisposizione genetica. Fumo e alcol aumentano notoriamente la comparsa di tartaro.

Il tartaro è il risultato della “cronicizzazione” della placca batterica, quella patina bianco-giallastra che si forma sui denti. Se non rimossa, è come se si cristallizzasse, diventando ancora più difficile da eliminare.

Il tartaro, poi, oltre a dare un pessimo aspetto estetico, porta ad ulteriori problemi come l’infiammazione delle gengive, il loro sanguinamento e anche la carie. Quest’ultima compare perché quando il tartaro entra a contatto con alcuni alimenti (zuccheri, cibi raffinati, coca-cola) rilascia un acido che ne stimola la manifestazione.

Tartaro e Alimentazione, è vero che mangiare alcuni cibi influisce sulla sua comparsa?

Il tartaro, come detto all’inizio dell’articolo, va combattuto innanzitutto con la prevenzione e con un’accurata igiene orale. Qualunque dentista dice che bisogna lavare bene i denti dopo ogni pasto, usando spazzolini appositi a seconda della situazione. Ma anche pulire in profondità con il filo interdentale e naturalmente sottoporsi a visite regolari per farsi fare una pulizia corretta.

Insieme a questo però, uno studio pubblicato su National Library of Medicine, ci insegna che c’è un rapporto tra comparsa – o meno – di tartaro e consumo di frutta. Sembra infatti che mangiare le mele, le fragole e anche i meloni o le angurie abbia un effetto pulente e rinfrescante del cavo orale, ma soprattutto deterrente per la formazione del tartaro.

Inoltre, possiamo aiutare il lavoro del nostro dentista con alcuni rimedi casalinghi di facile realizzazione, per scongiurare la comparsa e il perdurare del brutto e malsano tartaro. Eccoli tutti.

Gli “ingredienti” e le ricette per preparare soluzioni anti-tartaro

Esistono dei semplici preparati che possiamo fare in casa nostra e usarli come arma aggiuntiva al consumo di frutta fresca. E ovviamente alle visite dal dentista. Una su tutte è usare il Bicarbonato col Sale per lavarsi i denti, almeno due volte al giorno. Si prepara mescolando in un ciotolino un cucchiaino di ogni ingrediente con un po’ d’acqua, e che metteremo poi sullo spazzolino.

Altro rimedio casalingo per pulire a fondo i denti è usare il Limone. Anche se con cautela poiché l’acido di questo frutto alla lunga può indebolire lo smalto. Possiamo spremere mezzo limone in mezzo bicchiere di acqua tiepida ed effettuare degli sciacqui la sera prima di andare a letto. Chi non ama il sapore forte del limone può fare degli sciacqui aggiuntivi di sola acqua.

Il “dentifricio al prezzemolo” è un altro rimedio semplice ed efficace. È sufficiente tritare un ciuffetto di questa erba e mescolarlo con un cucchiaio di acqua. Bisogna creare una sorta di “pasta” da spalmare sui denti. Dopo 5 minuti, possiamo toglierla per poi risciacquare bene tutta la bocca.

(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)

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