Quando si dice che l’amore vince su tutto, e che dà la forza per fare anche l’impossibile. Laura e Andrea si sposano all’Hospice e realizzano il loro desiderio più grande.
Siamo all’Hospice Il Tulipano dell’ospedale Niguarda, la struttura che si occupa di assistere le persone malate terminali e i loro familiari negli ultimi momenti di vita. Una coppia ha deciso di realizzare il suo sogno, quello di unirsi in matrimonio e non lasciarsi mai, fino all’ultimo istante.
Perché è questo l’amore. La volontà di viversi, nonostante tutto. Laura sapeva di avere ancora poco tempo a disposizione. Non c’era speranza di guarigione. Ma questa consapevolezza non ha fermato l’amore e grazie alla professionalità dello staff che lavora nella struttura è stato organizzato un matrimonio in perfetto stile.
Il matrimonio è stato celebrato in giardino, in un momento dell’anno in cui la Natura regala la sua manifestazione più romantica, insieme ad amici, parenti, medici e infermieri. Per rendere tutto meraviglioso, e realizzare uno dei sogni della coppia. Cinque giorni dopo la cerimonia, la donna è deceduta. Ma rimangono il ricordo, il sentimento e la profonda commozione, che accompagneranno tutte le persone che amavano la donna e il suo compagno.
La struttura è uno dei centri specializzati che si trovano in Italia. Un hospice è tecnicamente un luogo di ricovero per le persone malate terminali; lo scopo è quello di offrire le migliori cure palliative, ma anche e soprattutto un supporto umano e spirituale. Il percorso che viene vissuto in fase di una malattia senza possibilità di cure risolutive porta inevitabilmente con sé un profondo dolore, ecco perché il personale di questo tipo di struttura è formato appositamente per dare tutto il supporto possibile.
Augusto Caraceni, direttore della Struttura complessa di cure palliative, terapia del dolore e riabilitazione dell’Istituto nazionale tumori di Milano, spiega perfettamente cosa sia la realtà degli hospice. “L’essenza delle cure palliative, e dell’hospice in particolare, è il frutto del rispetto e dell’attenzione verso l’essere umano sofferente. L’organizzazione ruota attorno alla persona malata e non alla malattia. Ogni essere umano è molto più di un malato e di tutto quello che egli racchiude e rappresenta si tiene conto in questi luoghi. Ciò che fa la differenza, e che conferisce all’hospice un ruolo molto importante, è che tutta la struttura è stata pensata così, con il malato e la sua famiglia al centro dell’attenzione.”
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