L’INPS diventa digitale: pensioni di reversibilità precompilate, consulenti digitali, disability card. Questi sono alcuni servizi introdotti.
“Con lo scopo di rimuovere tutti gli ostacoli geografici, sociali e linguistici alla fruizione dei servizi offerti, così da garantire maggiore soddisfazione agli utenti”.
Questo è quanto dichiarato dal presidente dell’INPS Pasquale Tridico nel presentare gli obiettivi di semplificazione dei servizi tra gli utenti e l’Istituto nazionale di previdenza sociale.
Lo scopo è rendere più semplici le modalità di erogazione, i processi di lavoro, la comunicazione “per rispondere a 360 gradi alle esigenze e delle aspettative delle persone”.
Sono 110 i progetti operativi su cui l’INPS sta lavorando. Renderanno i servizi più semplici, inclusivi, personalizzati, efficienti, immediati, differenziati a seconda dei destinatari. Secondo Tridico la soluzione è puntare al cittadino aiutandolo nelle ricerche delle prestazioni di cui ha bisogno.
Si parte dalla pensione di reversibilità (o pensione ai superstiti) potrebbe essere il primo esempio di cambiamento digitale. Infatti, il coniuge superstite potrebbe ricevere dall’INPS un SMS per accedere alla propria area MyINPS. Da qui potrà accedere alla domanda di pensione di reversibilità già precompilata e presentarla.
In aggiunta a questo, un altro servizio già attivato è la disability card. Questa carta consente alle persone con disabilità di accedere a diverse agevolazioni a loro dedicate non solo in Italia ma anche nei paesi europei che aderisco all’iniziativa.
Un altro servizio che l’INPS ha già avviato è “PensAMI”, rivolto ai cittadini che cercano di approfondire la loro situazione previdenziale. Il servizio simula scenari pensionistico e aiutando il futuro pensionato a capire se le scelte fatte sono giuste o sbagliate e, quindi, a come rimediare.
Anche accedere alla pensione di invalidità potrebbe essere un procedimento semplificato poiché la documentazione sanitaria potrà essere inviata in modalità telematica.
In arrivo anche il consulente digitale che aiuterà i pensionati e tutti i cittadini a capire di cosa hanno bisogno e poi ad aiutarli a ottenere i benefici.
Proprio su questo ultimo punto Tridico ha sottolineato la necessità di nuove assunzioni. Infatti, a causa dei numerosi pensionamenti il personale impiegato è attualmente di 24mila unità. In totale il fabbisogno del personale dovrebbe essere di 30mila unità. Soglia che il presidente dell’INPS spera di raggiungere entro due anni con l’assunzione di 6mila dipendenti.
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