L’artrite reumatoide è una patologia da non sottovalutare. Riconoscerla in tempo aiuta a non aggravare la precaria condizione di salute. Vediamo come fare.
Riconoscere l’artrite osservando la pelle è possibile; scopriamo quali sono i segnali a cui prestare attenzione per individuare la malattia prima che degeneri.
L’artrite reumatoide è una patologia che colpisce prevalentemente le donne e che se non curata da subito può portate all’invalidità. In Italia oltre 400 mila persone soffrono di questa malattia e i soggetti più colpiti sono le persone di età compresa tra 40 e 60 anni. Purtroppo si rilevano tanti casi di insorgenza precoce, a 14 anni, con diagnosi di artrite “ad esordio precoce” oppure “giovanile”. Dato che si tratta di una patologia che colpisce gli arti infiammandoli, se non curata fin da subito può causare conseguenze molto gravi e portare anche all’invalidità. Parliamo, infatti, di una malattia che rientra nella lista delle patologie che danno diritto alla Legge 104. Di conseguenza, saper riconoscere l’artrite reumatoide solamente osservando la pelle è fondamentale soprattutto per i soggetti a rischio.
Nel momento in cui l’infiammazione dilaga, il paziente avvertirà dolori articolari, rigidità e gonfiore. Le parti del corpo colpite sono prevalentemente le ginocchia, le anche, le mani e le caviglie ma è possibile risalire alla patologia da altri dettagli. Ci riferiamo all’osservazione della pelle e, in special modo, alla constatazione della presenza di gonfiore e noduli reumatoidi sotto la pelle delle articolazioni infiammate.
Allo stesso modo sono segnali allarmanti le eruzioni cutanee caratterizzate da piccoli puntini sull’epidermide che spuntano a causa dell’infezione sottostante. Se associati a sintomi come stanchezza, sudorazione eccessiva, mancanza di appetito, febbre alta e perdita di peso possono essere chiari indicatori della presenza di artrite.
Esistono diverse tipologie di artrite e quella reumatoide è tra le più diffuse. I sintomi in comune sono i dolori articolari, il limitato movimento delle articolazioni, il gonfiore, l’infiammazione interna ed esterna, l’atrofia muscolare e la debolezza. Se la diagnosi precoce è particolarmente importante lo è altrettanto la cura individuata per attutire i sintomi. L’intervento di un medico specialista è fondamentale per evitare di assumere farmaci inutili e allontanare il momento della guarigione.
L’identificazione della causa è il primo passo per poter individuare la cura corretta. L’artrite può avere origine metabolica, infettiva, autoimmune o sconosciuta. La varietà di tipologie manifestabili, poi, rende l’intervento di uno specialista ancora più importante al fine di bloccare immediatamente l’infiammazione evitando una degenerazione della problematica.
I farmaci più comuni utilizzati sono gli antinfiammatori non steroidei, i glucocorticoidi e i Dmards.
(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)
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