In arrivo un cambiamento della lotteria degli scontrini ai POS, per combattere la lotta all’evasione fiscale.
Prosegue la lotta del Fisco e del Governo all’evasione fiscale. Massimizzare l’efficientamento delle casse statali è uno degli obbiettivi perseguiti con maggiore rigore.
Fisco ed evasione fiscale hanno negli anni occupato il centro dell’attenzione di governi e contribuenti. Oggi proseguono con nuove norme gli sforzi prodotti per limitare il fenomeno
Il Governo Draghi ha proposto un pacchetto di misure taglia evasione che include una lotteria degli scontrini semplificata e un monitoraggio migliore degli incentivi erogati con il Superbonus 110%. Per quanto riguarda il Superbonus 110% il governo sta pensando di rendere obbligatorio l’invio iniziale della pratica all’Enea.
A questo si affiancano le proposte per la fatturazione elettronica anche per le partite IVA in regime forfettario che riguarderà un bacino di quasi 2 milioni di cittadini.
L’idea come sempre è cercare di mettere a punto norme più stringenti. L’obiettivo concreto del Governo Draghi è ridurre l’evasione del 40% entro il 2026, anno in cui si chiuderà il PNRR. L’intenzione di chi governa è naturalmente recuperare l’economia sommersa con una tabella di marcia prefissata. Un recupero del 5% dell’evasione totale entro il 2023 una per arrivare al 15% nel 2024.
L’obiettivo di scovare e scoprire coloro che non pagano quanto dovrebbero si affianca alle iniziative come la lotteria degli scontrini. Questa sarà semplificata rendendo più semplice la partecipazione alle estrazioni: sarà rottamato il codice a barre in favore di un Qr-code presente sullo scontrino. Questo darà l’accesso ai risultati delle estrazioni attraverso un’apposita applicazione. A questo si affianca la rendicontazione dei dati dei pagamenti delle carte di credito, che incrociati con le fatture elettroniche, aiuterebbero all’emersione delle incongruenze tra spese e dichiarazione dei redditi.
E si guarda infine ai POS: ed alla mappatura delle carte di credito. Per chi rifiutasse di farsi pagare con la carta di credito in arrivo una multa fissa di 30 euro più il 4% del valore della transazione negata. La presa di posizione da parte della Commissione Bilancio della Camera era già nota nel dicembre 2021.
Già dal 2014, per contrastare l’evasione fiscale, è scattato per gli esercenti l’obbligo di avere il POS, ma non l’obbligo di utilizzarlo. La logica del Governo è stata quella di far adattare progressivamente gli esercenti all’abbandono del contante. Al momento ancora tanti negozianti si rifiutano di utilizzare il bancomat per spese al di sotto dei cinque euro. La ragione è la necessità di evitare il pagamento delle commissioni che andrebbero a erodere i margini di guadagno.
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