Le famiglie italiane aspettano “al varco” l’arrivo dell’Assegno Unico, che deve essere erogato per questo mese di aprile da parte dell’Inps.
Si tratta sia delle cifre relative a questa mensilità, sia a quelle che riguardano gli arretrati, per chi aveva fatto le relative e regolari domande in precedenza.
Un passo indietro dobbiamo farlo e spiegare bene, quindi, cosa è l’Assegno Unico. Le risorse, messe a disposizione dall’Inps, riguardano come noto tutti i nuclei familiari con figli a carico, naturalmente rientranti in un certo criterio di reddito.
In questo momento siamo di fronte, da parte del nostro Governo, ad un solido tentativo di sostentamento da parte dei cittadini italiani, più che mai tutto ciò accade in un frangente in cui tra inflazione alle stelle e rincari, le famiglie rischiano il tracollo.
L’Assegno Unico Universale è la misura economica a sostegno delle famiglie con figli a carico istituita con la Legge Delega 46/2021. L’entrata in vigore decorre dal 1° marzo 2022, ma già a partire dal 1° gennaio 2022 è stato possibile farne domanda. È una misura destinata a tutte le famiglie, che varrà dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 21esimo anno di ciascun figlio fiscalmente a carico. E’ naturalmente sempre bene, per le famiglie e per i cittadini, informarsi sulle novità in corso.
Adesso è il momento di capire quando arriveranno, finalmente, le cifre che ci spettano, se rientriamo nei criteri di erogazione e se abbiamo inviato correttamente le domande previste.
L’Inps, lo leggiamo da settimane anche sui network nazionali, è in ritardo con i pagamenti. Ma niente paura la situazione è concretamente in via di risoluzione.
Finalmente il prospetto dei pagamenti è lineare e chiaro e le famiglie possono tirare un sospiro di sollievo. A comunicarlo, in tal senso, sono i principali Patronati.
Le date a cui fare riferimento sono le seguenti.
L’attesa più spasmodica riguarda naturalmente coloro che hanno inviato regolare domanda a marzo. Se pensiamo a quelle famiglie che dipendono da questo assegno, attendere quasi due mesi (fine aprile) può rappresentare un tempo davvero limite da attendere. Ma per fortuna la situazione si risolverà.
Come sempre, oltre alle informazioni reperibili in Rete, dal momento che sono davvero tanti i cittadini a trovarsi in queste condizioni, e sono sempre di più i portali anche specializzati che ci forniscono indicazioni in merito, la formula più diretta per “conoscere” quello che ci aspetta è il sito dell’Inps. Entrare nella propria sezione, utilizzando le credenziali del proprio spid, è la soluzione migliore per comprendere ciò che sta accadendo.
Naturalmente è opportuno ricordare che senza le credenziali Spid non si può accedere al proprio profilo Inps e quindi anche sperare di risolvere gli eventuali quesiti burocratici che abbiamo di fronte, in particolare i tempi di attesa per l’assegno da ricevere.
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