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Omicron, i nuovi sintomi a cui fare attenzione: sono diversi dal passato

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Omicron, alcuni ricercatori hanno scoperto dei nuovi sintomi a cui stare attenti che riguardano la seconda variante. Vediamo nel dettaglio. 

Diverse persone in tutto il mondo, secondo quanto riferiscono i medici, hanno iniziato ad avere problemi all’intestino.

Pixabay

Un sintomo da non sottovalutare perché potrebbe trattarsi di un campanello di allarme direttamente legato a questa pandemia. Si è infatti scoperto che si tratta di una sintomatologia che può essere riconducibile alla variante Omicron BA.2. 

Al momento, i dolori per il momento riscontrati nei pazienti infetti da questa seconda variante sudafricana sono i seguenti: diarrea, nausea, mal di testa, bruciore di stomaco e vomito. In tutto i sintomi sono venticinque ma questi sono i più comuni. Tutto questo non va sottovalutato. 

Omicron, casi in aumento in tutto il mondo a causa della seconda variante

È importante ricordarsi che parliamo di quella che è attualmente la mutazione più contagiosa. Questa seconda variante di Omicron inoltre risulta ancora più contagiosa e trasmissibile della prima. Basti solo pensare che il Center of Disease of Control negli Stati Uniti ha stimato come dal mese di febbraio, i casi siano aumentati in tutto il mondo dell’11 per cento.

E tutti i medici sono ormai concordi sul fatto che laddove dovesse verificarsi una nuova ondata, sarà quasi sicuramente causata da questa. E d’altronde, anche nel nostro paese i casi di Omicron 2 sono in aumento. Al momento la media è di circa 433 casi ogni 100mila abitanti. È in aumento anche l’Rt, ovvero l’indice di trasmissibilità medio che viene calcolato sulla base della registrazione dei casi sintomatici. Questo infatti si attesta in aumento a quota 0,83, rispetto ai 0,75 della scorsa settimana.

Il nostro paese sembra poter guardare al futuro con ottimismo, e questa è l’opinione recentemente espressa da Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. 

Omicron, le dichiarazioni del Presidente dell’ISS Brusaferro

Il medico ha infatti dichiarato che “Omicron è la variante dominante, mentre è in crescita, anche in Italia, il sottolignaggio Omicron Ba2, più trasmissibile e il tema che deve destare la nostra attenzione è quello delle reinfezioni”.

Brusaferro ha poi continuato elogiando il ruolo della campagna di vaccinazione dall’uscita di questa emergenza. I vaccini a suo parere si sono dimostrati perfettamente funzionanti anche contro questa variante. Il presidente dell’Iss respinge con queste frasi dunque l’accusa di chi sostiene che trattandosi di chi sostiene il contrario. E cioè che il ruolo dei vaccini sia invece stato limitrofo, in quanto contenevano un antigene, che in Omicron non era più presente rispetto al ceppo originale di Wuhan.

(Le informazioni presenti nell’ articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi.)

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