La Certificazione Unica 2022 ha previsto una novità assoluta, che obbliga tutti gli intermediari immobiliari e i gestori di portali telematici. Ecco le istruzioni per una corretta compilazione.
Si tratta di un’operazione molto importante per gli agenti immobiliari, i quali, tramite la Certificazione Unica 2022, dovranno certificare i redditi da locazioni brevi. Per la prima volta, si potranno inserire i dati catastali relativi agli immobili in locazione nei punti dal 14 al 19 del modello.
Per quest’anno, tuttavia, la specificazione di tali dati nella Certificazione è facoltativa.
Le locazioni brevi sono i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo che abbiano una durata non superiore a 30 giorni. La normativa relativa a tale tipologia di contratti è prevista dall’art. 4 del d.l. n.50 del 24 aprile 2017, convertito dalla legge n.96 del 2017.
I contratti di locazione breve possono essere stipulati in prima persona dal proprietario, comodatario o sublocatore dell’immobile oppure per mezzo di un intermediario immobiliare.
Il comma 5 dell’art. 4 del D.L. 50/2017, ha introdotto l’obbligo di una ritenuta d’acconto del 21%, nel caso in cui, durante il pagamento del canone di locazione, operi un intermediario immobiliare o un gestore di portali online.
La ritenuta è stabilita solo nel caso in cui, nella relazione tra locatore e locatario:
Per la compilazione della Certificazione, però, bisogna distinguere in base alla natura del reddito prodotto, tra:
Qualora vi siano tutti i requisiti per l’applicazione della ritenuta, gli intermediari finanziari dovranno inserire tutti i dati relativi al contratto e alle ritenute nella sezione “Certificazione Redditi – Locazioni Brevi” della CU 2022.
Il termine entro cui presentare tale documentazione è il 16 marzo 2022. La trasmissione dovrà avvenire per via telematica e potrà essere effettuata dall’intermediario stesso attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate.
Nelle ipotesi di tardiva, omessa o errata Certificazione Unica, sono previste delle sanzioni amministrative pecuniarie, di importo tra i 100 euro ai 500.000 euro. Nel caso di Certificazione tardiva o rettificata entro 60 giorni, invece, la sanzione sarà ridotta di un terzo, fino ad un massimo di 20.000 euro.
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