La Ricerca sui vaccini contro i tumori personalizzati sta facendo passi da gigante, tanto che a breve partirà una sperimentazione su migliaia di pazienti.
Il primo Paese che aderirà all’avvio di una sperimentazione senza precedenti è la Gran Bretagna, che collaborerà con BioNTech.

Verranno arruolate almeno 10 mila persone per cominciare a testare l’efficacia dei vaccini contro alcuni tipi di Tumori. I vaccini sono realizzate con la tecnologia a mRNA, come quella usata per il trattamento contro il Covid.
Proprio la pandemia, infatti, ha permesso alle Case Farmaceutiche di sperimentare un trattamento completamente nuovo, mai usato prima. Anche se la Ricerca ci stava lavorando da quasi 20 anni, e proprio per la cura dei Tumori.
“L’obiettivo – come hanno spiegato appunto i vertici di BioNTech – è accelerare la ricerca su questo fronte, cogliendo le lezioni della pandemia di Covid“.
La sperimentazione dei vaccini a mRna già nel 2023, ecco come verrà gestita
Secondo le dichiarazioni ufficiali della Casa Farmaceutica, l’arruolamento dei pazienti comincerà già il prossimo settembre e le sperimentazioni dureranno fino al 2030. Governo del Regno Unito, BioNTech e una settantina di nuove figure presso un nuovo centro di ricerca e sviluppo ad hoc che nascerà a Cambridge, collaboreranno per la gestione di questo progetto.
Lo scopo è quello di inserire in trial e studi clinici almeno 10 mila persone affette da svariati tipi di tumori. L’azienda farmaceutica ha dichiarato che la volontà è quella di poter distribuire poi su larga scala i trattamenti contro le principali neoplasie.
Come funzionano i vaccini contro i Tumori personalizzati?
Con il Covid, le aziende farmaceutiche hanno potuto provare ad usare dei trattamenti innovativi, mai usati in precedenza, e soprattutto mai contro un virus. La pandemia ha mosso tutte le istituzioni preposte, contemporaneamente e in tutto il mondo, e ciò ha accelerato tantissimo il lavoro dei Ricercatori.
Con i risultati emersi, le Case Farmaceutiche hanno potuto ottenere molto più velocemente i dati che gli servivano per andare avanti con la creazione dei vaccini.
Nonostante alcuni dubbi aleggino ancora attorno a questo tipo di tecnologia, come ad esempio gli effetti a lungo termine, i Ricercatori hanno investito tantissime risorse per trovare una cura ai tumori più comuni, che colpiscono ogni anno milioni di persone.
I vaccini contro i tumori saranno delle immunoterapie a mRna, e più specificatamente una “combinazione fissa di antigeni associati al tumore codificati dall’mRna“. Attualmente abbiamo a disposizione alcuni preparati per il melanoma avanzato, per il cancro alla prostata e per i tumori della testa-collo e altri.
Il principio del funzionamento di questi vaccini è facilmente comprensibile anche ai non addetti ai lavori. In pratica i ricercatori, di volta in volta e quindi analizzando il singolo tumore nel singolo paziente, sequenziano il genoma della neoplasia. Poi ne trovano gli antigeni (proteine) e in base a questi producono il vaccino a mRna che istruirà l’organismo del paziente a creare delle difese proprio contro queste proteine.
Fino ad ora le sperimentazioni effettuate su alcuni tumori, come il melanoma, hanno dato buoni risultati, il che ha convinto la Ricerca ad andare avanti.
I vertici di BioNTech affermano che, tra gli altri vantaggi di questa tecnologia, ci sono u bassi costi e anche la velocità di realizzazione. Fino a qualche tempo fa, per avere un vaccino personalizzato ci voleva molto tempo, mentre adesso basteranno 3 mesi circa.